“L’attuale centro di smistamento delle Poste Italiane spa, filiale di Atri, verrà soppresso e spostato a Scerne di Pineto”, a lanciare l’allarme sono i coordinamenti politici di Abruzzo Civico, Rinascimento Atriano, Prima Atri e M5S.
“Una scelta aziendale” – affermano i gruppi politici di minoranza del Comune di Atri – “che, seppur alimentata da ragioni organizzative provenienti da Roma, avrebbe i maggiori contraccolpi negativi sia sui dipendenti attualmente in forza al centro smistamento di Atri, che ai servizi attualmente offerti alla nostra città”.
“La nostra città ancora una volta subisce inerme la soppressione di un altro servizio importante per tutti i cittadini: dov’è l’Amministrazione Ferretti?” tuonano i ripetuti coordinamenti politici, che denunciano “l’immobilismo e la superficialità, oramai imbarazzante, dell’attuale maggioranza consiliare e annunciano di avere già avvisato i rispettivi rappresentanti in Consiglio Comunale affinchè adottino tutte le conseguenti azioni ritenute opportune”.
LA REPLICA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE. “Definire il centro di smistamento delle poste italiane un ‘servizio importante per i cittadini’ è una affermazione esagerata e priva della reale comprensione delle conseguenze che tale decisione avrà sui cittadini. Non ci sarà alcuna riduzione dei servizi per gli atriani. L’attività di smistamento delle missive è una operazione interna, che non avrà alcuna ripercussione negativa per gli utenti. Capiamo il disagio che possono vivere i dipendenti che dovranno cambiare sede di lavoro, ma parlare di contraccolpi negativi sui cittadini ci sembra un inutile allarmismo”, ha replicato Francesco Filiani. “La nostra amministrazione non può di certo definirsi inerme, ne è un esempio quanto fatto per evitare la chiusura della sede dell’INPS di Atri che abbiamo ottenuto dopo tanti tavoli e trattative e le battaglie ancora in corso per evitare lo spostamento a Roseto degli Abruzzi del Commissariato di Polizia, ma anche le battaglie per evitare la chiusura del Centro per l’impiego oltre che per ampliare il territorio di competenza del Giudice di Pace. Ciò senza contare la tutela della senologia e le azioni per l’Agenzia delle Entrate che rischiava fino a pochi mesi fa di perdere l’area di controllo. Queste dichiarazioni hanno una sola ripercussione: allarmare ingiustamente i cittadini. Invito piuttosto i referenti dei coordinamenti politici di Abruzzo Civico, Rinascimento Atriano, Prima Atri e M5S a documentarsi bene e a spendere energie in sostegno alle battaglie che stiamo portando avanti”.