La nuova apparecchiatura Esaote S-Scan, 0.25 Tesla sostituisce quella risalente al 1999. Ormai 23 anni fa venne attivato un servizio di Risonanza magnetica osteoarticolare con l’installazione di un apparecchio di Rmn a basso campo (Esaote Artoscan, 0.2 Tesla) dedicato alle piccole articolazioni.
“Un apparecchio che ha svolto egregiamente la sua opera sino al 2 maggio, quando è stato sostituito da quello nuovo, sempre a basso campo (Esaote S-Scan, 0.25 Tesla), di ultima generazione, più performante che, oltre ad eseguire esami Rmn sui distretti anatomici di mano, polso, gomito, ginocchio, caviglia e piede, eseguibili anche sulla precedente apparecchiatura, consente di effettuare esami Rmn anche sui distretti anatomici di spalla, colonna lombo-sacrale ed anca”, spiega Angelo Bottone, responsabile dell’unità operativa semplice a valenza dipartimentale in questione.
“Con l’attivazione della nuova apparecchiatura”, fa notare il direttore generale Maurizio Di Giosia, “la Asl amplia in modo significativo l’offerta relativa alla domanda sempre crescente di diagnostica di risonanza magnetica osteoarticolare, con conseguenti effetti positivi sulla riduzione delle liste di attesa e della mobilità passiva”.
Il nuovo apparecchio S-Scan va ad affiancare la Rmn total body ad alto campo (con apparecchiatura General Electic, 1.5 Tesla) in service, attiva nell’unità operativa giuliese dal 2015, rendendo l’ospedale di Giulianova un importante polo di riferimento nel territorio della Asl di Teramo per la diagnostica Rmn.