“Viviamo uno dei peggiori momenti della storia contemporanea, con ripercussioni inevitabili anche sui titolari di stabilimenti balneari situati all’interno dell’amp, i quali stanno subendo un blocco delle attività, dovuto alle necessarie limitazioni imposte per il contrasto dell’emergenza”, dicono i consiglieri. “Nonostante alcuni ritardi nell’emissione dell’avviso agli enti consorziati per la richiesta di un Direttore facente funzione, l’area marina protetta è oggi tornata alla piena funzionalità operativa con la nomina dell’Architetto Raffaele Di Marcello. Per questo riteniamo necessario intervenire in maniera immediata, per quanto sia nelle competenze dell’area marina protetta e sempre seguendo gli obiettivi della Carta Europea del Turismo Sostenibile, per fare la nostra parte ed evitare che il settore turistico, e in particolare gli stabilimenti balneari, subiscano danni irreparabili, con conseguenze sia economiche che sociali”.
“Chiediamo di valutare eventuali possibilità di snellimento delle procedure burocratiche per le iniziative volte alla tutela ed alla salute delle persone, anche mediante semplice comunicazione, almeno in questa fase emergenziale e qualora si dovessero verificare le condizioni per la riapertura delle attività, ma sempre rimanendo negli obiettivi della tutela ambientale. Al vaglio anche ipotesi di esenzione e sospensione degli oneri di autorizzazione imposti dal Regolamento, così come un miglioramento delle operazioni di monitoraggio e lo sviluppo del brand dedicato alle spiagge della natura e salute. In aggiunta, nell’ambito del progetto Lidi e Ospitalità Amica del Parco verificheremo la possibilità di favorire apposita convenzioni con compagnie assicurative”