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Ancarano, fondi per l’associazione Agave durante lo spettacolo “a riveder le stelle”

Ancarano. Un momento di poesia e teatro, nel segno di Dante Alighieri, e del linguaggio del corpo della coreuta tedesca Philippine Bausch.

 

Un momento di presa di consapevolezza sull’importanza dell’abbattere le barriere culturali che impediscono alle persone diversamente abili di avere pienezza di vita e cittadinanza, e inclusione sociale e lavorativa. Una raccolta fondi che consentirà all’associazione Agave di Sant’Egidio alla Vibrata, in provincia di Teramo di portare avanti e rafforzare le sue iniziative a favore di oltre 30 disabili e delle loro famiglie.

Questo il triplice senso dello spettacolo di beneficenza “A riveder le stelle”,  andato in scena ieri nella sala auditorium di Ancarano, in provincia di Teramo, nato da una idea di Gianni Gebbia, dell’associazione Movimento adulti scout cattolici italiani (Masci) Teramo 2, e primo dei tre appuntamenti del progetto “Abruzzo senza Barriere”,  finanziato dalla Regione Abruzzo, su iniziativa dell’assessore alle politiche sociali, Pietro Quaresimale, e con capofila Agave per un futuro diverso onlus,  realtà che opera dal 2007 fondata da Gino Natoni, e di cui è presidente Loredana Fanini, sul fronte dell’inserimento lavorativo e sociale, la formazione, la socializzazione, l’autonomia, con particolare attenzione alla terapeutica artistica. Ad assistere allo spettacolo anche i ragazzi e ragazze diversamente abili di Agave, e cinque di loro hanno consegnato i fiori sul palco agli attori, al termine dello spettacolo, in un momento di profonda emozione.

Presenti tra il numeroso pubblico oltre all’assessore Quaresimale, il consigliere regionale Emiliano Di Matteo, il sindaco di Ancarano,  Pietrangelo Panichi, il sindaco di Sant’Egidio alla Vibrata, dove Agave ha sede, Elicio Romandini.

L’iniziativa prevede altri due eventi: l’11 dicembre con “L’arte della vita senza barriere” a Sant’Omero, con l’inaugurazione della mostra della grande pittrice naif Annunziata Scipione e il concerto di Massimo di Matteo, e il 12 dicembre a Civitella del Tronto “Autonomia e lavoro”, con cena a cura del ristorante Zunica 1880 e con testimonial lo chef  stellato Davide di Fabio, e con concerto della violoncellista Gemma Pedrini, non vedente.

“È questo un evento che ho voluto fortemente – ha detto Quaresimale – uno spettacolo bellissimo, intenso, non solo per l’aspetto artistico, ma per il suo valore sociale e di inclusione, per i fondi raccolti a beneficio di progetti fondamentali per le persone disabili e le loro famiglie. Abruzzo senza barriere si inquadra nella strategia del nuovo piano sociale, prossimo all’approvazione e che prevede un importante incremento di budget”.

Ha commentato la presidente dell’Agave Fanini: “una grande giornata di vicinanza e solidarietà che ci ha dato coraggio e forza. Per Agave è stato un periodo durissimo, il lockdown ci ha messo a dura prova. Per i nostri ragazzi è stata una gabbia dorata, una assenza di socialità e presenza del prossimo che ha avuto ripercussioni negative”.

Abruzzo senza barriere – ha aggiunto Natoni – è un progetto complesso e avanzato, che incarna in fondo quello che portiamo avanti da anni, la cura dei disabili attraverso la leva di momenti socializzanti, garantiti dalle attività culturali, oltre che dalla fondamentale inclusione lavorativa. Significativo che questo progetto prenda il via in concomitanza con la giornata internazionale della disabilità celebrata venerdì e la giornata internazionale del volontariato, che cade proprio oggi”.

I fondi raccolti grazie allo spettacolo saranno ora preziosi per riattivare i progetti di inclusione de l’Agave, come i laboratori di teatro, di arte, di multimedialità, il laboratorio radiofonico e quello di autonomia, grazie al quale i ragazzi imparano a muoversi sul territorio, utilizzando ad esempio i mezzi pubblici o andando a fare la spesa, trascorrendo weekend senza i genitori.

I movimenti scenici sono stati  a cura di Luisa Zansavio, e gli adattamenti musicali del maestro Paolo Speca, con in repertorio Steve Reich, Paul Mottram, Arvo Part, Garry Shyman, Carl Orff, Philip Glass, AC/DC ed Eric Levi.

Le letture sono state  a cura di Ottorino Carloni, Gianna Cocciolito, Giancarlo Speca, Gianni Gebbia, Luisa Zansavio, Carmine Goderecci, Lalla Furia, Franco Di Francesco.

Questi invece i danzattori: Luisa Zansavio, Roberto Bartolini, Lalla Furia, Simonetta Novelli, Tina Grillo, Mara Micacchioni, Daniela Taraschi e Ottorino Carloni.

A riassumere il significato di “A riveder le stelle” è Gianni Gebbia, “Non è stata una semplice lettura scenica dei versi immortali dell’inferno di Dante – afferma l’esponente del Masci -. Abbiamo piuttosto preso le mosse dal significato universale, che attraversa i secoli di quei versi, rendendoli contemporanei, attraverso il linguaggio del corpo della danza, ispirandoci alla grande Pina Bausch: versi e danza esprimono con parole e movimenti l’anima delle persone, e l’universo delle loro sensazioni. Significativo l’ultimo quadro: una donna in un vuoto cosmico che cerca di riempirlo invano ad esprimere la perdita di ogni speranza. E invece la speranza non muore mai, si può tornare sempre a riveder le stelle, attraverso il contatto profondo di un abbraccio sincero, di cui abbiamo bisogno, oggi più che mai”.