La Rsu aziendale, di concerto con la Fiom di Ascoli Piceno, ha presentato nei primi mesi del 2019 la piattaforma rivendicativa per il rinnovo del contratto, validata con voto unanime dall’assemblea dei lavoratori.
A seguito del voto assembleare è iniziata la trattativa con una serie di incontri che però non hanno portato ad alcun risultato conclusivo.
L’azienda, ha sempre manifestato il desiderio di arrivare alla sottoscrizione del rinnovo del contratto integrativo aziendale, rendendosi disponibile ad un accordo di ultravigenza per l’anno 2019 del contratto in precedenza scaduto.
“La trattativa è proseguita”, si legge in una nota della Fiom Cgil, “, fino all’ultimo incontro, del 27 gennaio 2020, con notevoli difficoltà. L’azienda, per lunghi periodi, si è resa irreperibile, mai rompendo la trattativa, ma di fatto procrastinandone la conclusione di mese in mese.
Stiamo parlando di un’azienda in salute e in cui i lavoratori hanno da sempre concorso ai risultati e alla performance aziendale e che, di fatto, con la sua condotta, li sta offendendo nella loro dignità e professionalità.
Un’azienda che concorre in numerosi appalti pubblici dovrebbe tenere in considerazione la sua reputazione, in un contesto globale in cui la competizione risulta accanita ed in cui aziende concorrenti stipulano buoni contratti integrativi aziendali.
Nell’ultimo incontro del 27 gennaio 2020 l’azienda ci consegna una bozza aziendale che l’assemblea dei lavoratori di venerdì 14 febbraio ha ritenuto irricevibile perché’ oltre a peggiorare pesantemente il precedente contratto, intende derogare a parti del contratto nazionale e istituisce un premio di risultato irraggiungibile.
Di fatto l’azienda ci ha detto che il contratto integrativo non lo vuole fare e ce lo dice con una proposta offensiva della dignità e della professionalità dei lavoratori della Elettropicena Sud”.
Alla luce di questa situazione, l’assemblea dei lavoratori ha deciso di bloccare la flessibilità e gli straordinari.