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Alba Adriatica, vicenda Gattopardo. Gli avvocati: azioni del Comune contrarie alla legalità

Alba Adriatica. Da una parte ci sono i ricorsi amministrativi (e i potenziali ulteriori sviluppi), dall’altra una diatriba che sta prendendo forma per via epistolare.

 

E’ una battaglia nella battaglia quella che, in questo frangente, frappone la proprietà della discoteca Il Gattopardo e il Comune di Alba Adriatica alla luce degli ultimi accadimenti.

Le precisazioni del sindaco Antonietta Casciotti, nella giornata di ieri, hanno generato una contro-replica anche piuttosto stizzita da parte della proprietà che ha affidato le proprie considerazioni agli avvocati Fabrizio Antenucci ed Enrico Ioannoni Fiore.

“ll Sindaco di Alba Adriatica ha parlato di legalità non rispettata aggiungendo poi che “sarà la magistratura ordinaria a valutare tutto”

Ebbene, nella sua qualità di primo cittadino è inaccettabile la sua velata critica al Presidente del Tar che ha concesso la sospensiva.

Evidentemente il principio di legalità non è propriamente  quello inteso dall’amministrazione comunale”, si legge in una nota.

“Ricordiamo al Sindaco come sia il Tar ad essere la specifica magistratura preposta alla valutazione di legittimità degli atti amministrativi. Il ricorso svolto dalla gestione della discoteca ha posto in risalto l’aspetto principale inerente l’aver già scontato una pesante sanzione emanata dal Questore (ritenuta questa legittima dallo stesso Tar) per cui si è palesato con tutta evidenza la illegittimità della sua duplicazione.

Chiamasi principio del ne bis in idem.

“Quanto poi alla magistratura ordinaria” proseguono agli avvocati, “va ricordato come l’atto amministrativo, se ritenuto illegittimo, viene disapplicato “anche” dal giudice ordinario sia esso civile che penale.

Sono proprio le azioni come quella messa in campo dall’amministrazione comunale ad essere esattamente contrarie alla legalità e che, oltre a ledere la sfera giuridica del cittadino e dell’imprenditore possono costituire fonte di responsabilità per danni a carico dell’amministrazione e conseguentemente  dei cittadini.

Ad ogni modo la proprietà della discoteca è determinata a collaborare fattivamente con le autorità, ed in particolare con il comune, per il pieno rispetto delle regole, così come pure già comunicato al Prefetto di Teramo”.

Va altresì ricordato che per quanto concerne la legittimità l’ordinanza con la quale il Comune ha sospeso la licenza per 10 giorni alla discoteca (provvedimento sospeso dal Tar nella sua efficacia) sarà discussa nel merito, in camera di consiglio al tribunale amministrativo, il prossimo 17 settembre.