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Alba Adriatica, via 29 Maggio: proteste per i lavori della nuova antenna

Alba Adriatica. La nuova antenna che fa discutere. Da qualche giorno, all’interno di un’area privata, in via 29 Maggio, ad Alba Adriatica, sono iniziati i lavori che precedono alla collocazione di una stazione radio base per la telefonia mobile.

 

In una zona che, a poca distanza, presenta altri due impianti. Il progetto di collocare una nuova antenna, da 32 metri la cui prospettiva è emersa qualche mese fa, ha subito messo in allarme l’intero quartiere che si sviluppa a ridosso della Statale. E’ nato anche un comitato cittadino che ha chiesto, al momento, di sospendere i lavori (negli ultimi giorni l’area è stata delimitata e sono iniziate le prime operazioni) e di prevedere la collocazione dell’impianto in altra zona. La questione è stata rappresentata, in consiglio comunale, da Remo Saccomandi, dopo aver avuto un incontro con il comitato. E sulla scorta dello spunto offerto dal consigliere di minoranza, la questione è stata poi analizzata dall’assessore all’ambiente, Nicolino Colonnelli.

Il percorso. La società Iliad ha avanzato la richiesta per l’installazione di una stazione radio base  lo scorso mese di gennaio. Nel frattempo si è costituito di un comitato e che ha affidato la pratica ad un legale. Nel frattempo l’ufficio tecnico comunale, in sede di conferenza di servizi, ha manifestato un preannuncio di diniego all’autorizzazione. In questo frangente, però, il gestore ha già ottenuto tutti i pareri ante-installazione (Arta, Asl, Genio Civile e nulla osta paesaggistico), e in base al principio del silenzio-assenso, ha recintato parte dell’area e le attività in essere, lasciano presagire che l’operazione possa proseguire nel breve.

Il sopralluogo. Il Comune, dopo le segnalazioni del comitato, ha effettuato un sopralluogo e analizzato anche il carteggio per valutare se possono esserci i margini per stoppare i lavori. L’ufficio tecnico, in sede di conferenza dei servizi, ha chiesto delle integrazioni documentali, che però non sono state fornite. Sulla scorta della relazione dell’Arta, che non giudica il sito sensibile (pur con la presenza di uno studio medico privato), così come prevede il regolamento comunale, l’antenna non prevede la collocazione del 5G. Tecnologia che in ogni caso potrà entrare a regime non prima del 2022. E sotto questo aspetto, esiste anche un’ordinanza sindacale che vieta sperimentazioni e installazioni del 5G ad Alba Adriatica. Anche se poi, nel recente Decreto Semplificazione, la materia bypassa i singoli comuni.