Alba Adriatica, tra osservazioni e confronti social: la spiaggia di alimentazione fa discutere

Alba Adriatica. “Con tutte le osservazioni che ha ricevuto la Regione, la preoccupazione è che i 2,5 milioni saranno portati in altri lidi. Chi si assumerà la responsabilità di tutto questo?”.

 

L’arringa è di Corradino Cartone, presidente del Comitato anti-erosione di Alba Adriatica dopo che si è completato il quadro delle osservazioni che associazioni, portatori di interessi e amministrazione comunale hanno presentato in merito alla procedure Via della spiaggia di alimentazione della zona nord.

 

E la sortita di Corradino Cartone, affidata alle pagine social, ha generato una lunga discussione con alcuni esponenti dell’amministrazione comunale, in merito proprio alle considerazioni avanzate dall’Ente che ha chiesto alla Regione di chiarire tutta una serie di dubbi  sulla realizzazione della spiaggia di alimentazione. Inutile girarci attorno: il nodo che tante discussioni sta generando, e non da ora, riguarda la previsione delle due opere rigide a sud della Bambinopoli. Lo stesso Comitato anti-erosione ha chiesto che le stesse barriere dovrebbero essere pensate in maniera orizzontale e non perpendicolare rispetto alla linea di costa.

In ogni caso nel confronto social diversi sono stati gli interventi e ciascuno ha ribadito le proprie posizioni.

Nel frattempo sono diventate pubbliche anche le osservazioni di diverse associazioni e sigle del mondo turistico (Fab Cna, Albatour, Costa dei Parchi, Asshotel, le due Pro-loco, Associazione Albergatori Tortoreto, Balneator e i titolari delle concessioni Gambero e Nettuno). La posizione delle associazioni è molto chiara. La relazione, frutto della consulenza del prof. Enzo Pranzini dell’Università di Firenze, pone l’accento su due aspetti. La contrarietà ai “pennelli” di protezione della spiaggia di alimentazione e sulla qualità della sabbia utilizzata per l’operazione. Associazioni che, preoccupate degli effetti legati al posizionamento delle due barriere rigide, chiedono un maxi-ripascimento libero.

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