Alba Adriatica. Entro gennaio Dante e Maria potranno riposare in eterno uno accanto all’altro, nella cappella di famiglia. Superando nella sostanza la strettoia di un regolamento comunale rigido e vetusto, che ha impedito a Dante Caponi (e ai suoi familiari) di poter esaudire una volontà espressa quando era ancora in vita.
Avere al suo fianco, anche al cimitero, Maria: la compagna di vita con la quale ha convissuto per circa 30 anni. La vicenda, che ha avuto un’eco nazionale, questo pomeriggio è stata oggetto di uno specifico servizio durante la trasmissione del pomeriggio di Rai Uno, “La vita in diretta”. Una troupe della seguita trasmissione pomeridiana, infatti, si è collegata dal piazzale del cimitero di Alba Adriatica. Presenti, Daniele Caponi (uno dei figli di Dante), impegnato nell’esaudire il desiderio del papà scomparso lo scorso mese di aprile e il sindaco di Alba Adriatica, Antonietta Casciotti.
La vicenda della sepoltura negata, già trattata dai media locali negli ultimi giorni, è stato ripercorso anche in tv, evidenziando alcuni aspetti. Da un regolamento del 2013, che impedisce di tumulare nella cappella i non familiari (Dante e Maria, pur essendo conviventi, erano nello stesso stato di famiglia) e la mancanza di una disposizione scritta, in applicazione di una legge del ’90. Nell’occasione il sindaco ha annunciato la volontà, peraltro espressa già nei giorni scorsi, di provvedere in tempo rapidi a modulare il regolamento di polizia mortuaria, attraverso un passaggio in consiglio comunale.
Operazione che dovrebbe perfezionarsi nel giro di qualche settimane e consentire di “sanare” una situazione per certi versi paradossale. E tumulare Maria, ora sepolta in un loculo provvisorio, nella cappella dove riposa il “suo” Dante.