Alba Adriatica. Un piano finanziario da 3,3 milioni di euro nel quale non vengono apportati aumenti, rispetto al passato, e nel quale trovano spazio alcune modifiche per quanto concerne le attività di raccolta dei rifiuti e le attività di decoro urbano.
Tra gli atti legati al bilancio di previsione, approvati nell’ultima seduta consiliare, compare anche il piano finanziario della Tari. Nell’anno in corso vengono confermate tutte le precedenti tariffazioni, e dunque sotto questo profilo il contribuente albense pagherà le stesse cifre in tema di igiene urbana. E questo nonostante si sia registrato, rispetto all’anno precedente, un aumento dei costi complessivi del servizio quasi del 2%. A questo poi c’è stata anche la necessità di coprire i maggiori oneri, sopportati nel 2018, del costo dello spiaggiato (poco meno di 70mila euro in più). Per quanto concerne l’evasione, il piano di recupero prevede di introitare 1,2milioni per le annualità pregresse.
Nella relazione illustrata dall’assessore all’ambiente Nicolino Colonnelli, sono stati illustrati anche una serie di servizi già operativi per l’anno in corso. Dalle attività di spazzamento (territorio diviso in 8 zone), manuale e meccanico, dalla raccolta dagli sfalci con decespugliatore. All’avvio del servizio sperimentale della raccolta degli oli esausti. Una vera e propria stazione mobile (ogni lunedì).
Abbandoni dei rifiuti. In stretta correlazione al discorso del decoro urbano, c’è il problema dell’abbandono dei rifiuti. Problematica che si fa fatica ad arginare. Negli ultimi giorni, in alcune zone del territorio, sono stati collocati una serie di cartelli di divieto. Mentre, di recente, è stato anche individuata una persona che stava scaricando degli ingombranti in via degli Oleandri. E’ ipotizzabile che a breve possa anche essere sanzionato.