Alba Adriatica, quale futuro per il Cinema Aurora: l’intervento

Alba Adriatica. Quale futuro per il vecchio Cinema Aurora di Alba Adriatica. E cosa fare del “ferro di cavallo”? Sono alcuni dei quesiti che pone la Pro-loco Città di Alba Adriatica, che ha la sua sede operativa nei locali della stazione ferroviaria e che ha in gestione un ostello al primo piano dello scalo.

 

Su quello che può essere in futuro di quella zona, da anni, si ragiona attorno a possibili progettualità, che allo stato attuale, però, ancora non sembrano decollare. Anche, forse, per risorse finanziarie.

In ogni caso, la Pro-loco ha diffuso una nota nella quale si fanno alcuni esempi. E che in ogni caso offre uno spunto di riflessione su quello che potrà essere il futuro di quella zona, storicamente la più antica ad Alba Adriatica. A partire dal vecchio Cinema Aurora, teatro di recente di una mostra.

 

L’intervento

 

 

La Stazione di Teramo, ha ottenuto un finanziamento di 200.000 euro stanziati dalla Regione Abruzzo per rivitalizzare un luogo abbandonato sul quale insiste l’edificio del vecchio deposito ferroviario.

 

Quello di Teramo è un esemplare standard della tipologia di magazzini costruiti nel ’900 dalle Ferrovie in tutto il territorio italiano e rappresenta, assieme al palazzo che ospita la stazione, una testimonianza storica di rilievo.

 

Cosa fare del “ferro di cavallo”  di Alba Adriatica?

 

Il piccolo Comune di Cotignola, in provincia di Ravenna, ha portato a termine con successo il progetto di riutilizzo dell’ex deposito ferroviario attraverso la riqualificazione dell’intera area del magazzino merci e la sua trasformazione in un piccolo teatro.

 

Nel quartiere della stazione ferroviaria noi abbiamo un pezzo di storia da non disperdere, il Cinema Aurora.

 

Al fine di evitare che questo spazio diventi un magazzino per merci orientali, è doveroso l’intervento della politica per ridare al quartiere uno spazio dove fare cultura.

 

Un teatro, come pure una sala pubblica o un cinema, rappresenta uno spazio vitale per la città, un centro di conservazione e di irradiazione culturale il quale, attraverso una trasformazione urbana, crea una nuova identità per il quartiere e per la cittadinanza.

 

Lo abbiamo “usato” per una mostra internazionale di pittura e verrà utilizzato per una mostra di foto d’epoca e possiamo dire che “funziona” e che Alba ha necessità di uno spazio da regalare all’associazionismo per la realizzazione di eventi.

 

Abbiamo buttato un “sasso nello stagno” la parola a chi deve prendere delle decisioni

 

Salviamo la nostra storia e regaliamoci un presente migliore.

 

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