Alba Adriatica, ponte via Ascolana: nessun ritardo con il cambio del soggetto attuatore

Alba Adriatica. “Massima attenzione da parte della Regione sul rifacimento del ponte di via Ascolana in modo di andare incontro alle esigenze dei Comuni (Alba Adriatica e Corropoli, ndr) che hanno rappresentato la mancanza di mezzi finanziari propri”.

 

Ad affermarlo è Umberto D’Annuntiis, sottosegretario della giunta regionale, che sgombra il campo dagli equivoci sui possibili ritardi nella realizzazione dell’opera dopo che la Regione, con una specifica delibera, ha cambiato in corsa il soggetto attuatore. La gestione dell’opera, infatti, sarà in capo alla Regione e non più al Comune capofila di Alba Adriatica, che era in attesa dell’erogazione del finanziamento regionale (1 milione di euro) per attivarsi con le procedura del caso. Va detto che il ponte si trova su un tracciato comunale al confine tra i territori di Alba Adriatica e Corropoli.

“La giunta regionale”, sottolinea il sottosegretario con delega alle infrastrutture Umberto D’Annuntiis, “  raccogliendo l’appello dei due sindaci e dei cittadini interessati, ha inserito l’intervento nella programmazione prevista dalla L. 145/2018 ed è in attesa del via libera da parte del Ministero dell’Economia e Finanze”.

La puntualizzazione. “Mentre si lavora per realizzare l’intervento”, prosegue la nota, “spiace constatare che qualche amministratore comunale provi ad utilizzare il cambio di soggetto attuatore, atto esclusivamente tecnico finalizzato  a porre in essere ogni utile iniziativa per eliminare il disagio e i problemi di viabilità, per strumentalizzazione politica.

Il cambio di soggetto attuatore non causa alcun ritardo in quanto si è in attesa del via libera dal Mef.

A questo tipo di amministratori ricordo solo che l’attività amministrativa segue delle priorità: la Regione ha messo il ponte di via Ascolana tra le sue priorità e lo ha finanziato, qualcun altro ha avuto priorità diverse, tutte meritevoli ma diverse”.

Il ponte di via Ascolana, come è noto, è chiuso al traffico dallo scorso mese di ottobre dopo che le verifiche sulla vulnerabilità del viadotto hanno evidenziato delle criticità che ne rendono necessaria una ricostruzione ex-novo.

 

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