Alba Adriatica. Una diversa classificazione dell’indice del rischio per la spiaggia di Alba Adriatica, nei due tratti nei quali il piano di difesa della costa divide il litorale. Un rischio molto alto per il primo tratto di litorale, quello più a ridosso del Vibrata e maggiormente interessato dai fenomeni erosivi, e un indice alto per il resto della riviera.
Insomma una valutazione più critica rispetto a quello che la Regione ha scritto nel piano pluriennale del piano di difesa della costa che passa sotto il nome di AnCoRa. E’ questa una delle osservazioni, non l’unica, che la giunta comunale di Alba Adriatica ha approvato e che presenterà in Regione per chiedere delle modifiche al progetto di protezione della costa, su base pluriennale, che l’esecutivo guidato da Marco Marsilio ha varato nei mesi scorsi.
E analizzando il pacchetto di osservazioni presentate dal Comune di Alba Adriatica, si staglia la richiesta di irrigidire la soglia di rischio per il litorale, perché la situazione attuale presenta una linea di arretramento della linea di costa maggiore rispetto allo studio regionale e per giunta amplificato, nella zona nord, dalle due funeste mareggiate del 2019. L’altro aspetto che emerge dalle osservazioni riguarda la spiaggia di alimentazione: il primo maxi-intervento che la Regione ha programmato di realizzare entro la primavera del 2021. Con un apporto di 200mila metri cubi di sabbia nella zona nord con le relative protezioni (pennelli).
E per quanto concerne la spiaggia di alimentazione, l’esecutivo prevede la possibilità di presentare ulteriori osservazioni al momento nel quale da parte della Regione ci sarà il deposito del progetto esecutivo. Sotto questo aspetto, la giunta Casciotti ha chiesto di poter avere una relazione tecnica sulla progettualità complessiva, in modo da valutare compiutamente rischi-benefici delle singoli fasi dell’intervento e con i potenziali effetti su tutto il litorale albense.