A prendere una posizione ufficiale sulla vicenda è Alfonso Recchioni, amministratore del condominio che parla a nome della proprietà dello stesso stabile e lo fa, in primis “per esprimere la massima vicinanza ai ragazzi aggrediti e alle loro famiglie in questo momento di sconforto e di rabbia. Mai vorremmo che queste vicende accadessero”.
La riflessione. “Per i nostri condomini appare intollerabile l’essere coinvolti in dinamiche del tutto lontane dal senso civico che invece contraddistingue i comportamenti delle tante famiglie che abitano nel condominio il Palmizio”, scrive ancora l’amministratore.
La proprietà, ritenendosi del tutto estranea alla vicenda, garantirà la massima collaborazione con le forze dell’ordine per lo sviluppo delle indagini.
Occorre inoltre necessariamente ricordare, dando seguito ad un principio di onestà, che gli stessi proprietari e residenti del condominio subiscono e lamentano da tempo condizioni di degrado non inerenti alle proprie condotte.
Più volte i nostri condomini, ritenendosi parte lesa per quanto avviene, hanno espresso nelle assemblee condominiali, a mezzo stampa e anche in delegazione nella sede comunale di Alba Adriatica, il disagio subito rispetto a quanto accade all’interno della proprietà soprattutto nelle ore notturne.
Sono stati più volte sollecitati gli enti preposti a prendere provvedimenti risolutivi per lo stato di caos, per la mancanza di rispetto delle norme che tutelano la convivenza civile, per il degrado delle condizioni igienico sanitarie.
Più volte inoltre sono stati inviati esposti e comunicazioni richiedendo accertamenti a tutela dei diritti della salute pubblica, del diritto alla quiete, del rispetto delle norme che salvaguardano i diritti delle proprietà.
A nulla sono servite le nostre interpellanze. Nessun chiarimento ad oggi è stato fornito, nessuna azione di ripristino delle condizioni di sicurezza per lo stabile è stata raggiunta”.
Immagine lesa. Per coloro che abitano e lavorano nel condominio, l’episodio di cronaca nera associato al condominio è decisamente lesiva dall’immagine e lontana dagli intendimenti della proprietà.
“Nessuno oggi può considerare ciò che accade una sorpresa o un singolo, isolato episodio di violenza.
Purtroppo il caso si inquadra all’interno di una lunga scia di disagi e di episodi disdicevoli, noti, già denunciati, non dipendenti dalla proprietà e provenienti da un territorio in larga misura e per molte ore della notte fuori controllo.
Esposto. “Per tal motivo abbiamo firmato regolare procura e mandato ad uno studio legale specializzato per tutelare i diritti della proprietà ed in particolar modo accertare, verificare e chiarire alcune situazioni oggetto di esposti che ad oggi, dopo troppi mesi, sembrerebbero ancora inevasi”.