Alba Adriatica. Da un lato delle riflessioni di natura politica che, inevitabilmente, in questo frangente prendono corpo.
Dall’altra la preoccupazione degli operatori turistici, ancora “appesi” ad una serie di incertezze quando la stagione è già iniziata e si miscela l’impossibilità, al momento di allestire la spiaggia e di dover congelare le prenotazioni perché si correrebbe il rischio di non poter esaudire la richieste.
E se la vicenda della spiaggia di alimentazione presenta ancora delle incertezze sulla tempistica, il parere contrario espresso della Conferenza regionale della pesca relativamente ai punti di prelievo della sabbia per il maxi-ripascimento, alcune prese di posizione anche di natura politica offrono lo spunto per delle riflessioni. “ E’ indubbio”, commenta Alessandra Ciccarelli, vice-sindaco con delega al demanio, “ che in Regione, in questo frangente, ci siano contrasti.
Ma a pagarne le conseguenze è Alba Adriatica con le sue esigenze e le criticità che vanno risolte”. La Ciccarelli fa una ulteriore chiosa in merito al parere contrario espresso dal mondo della pesca.” Questa posizione era chiara da mesi”, aggiunge, “ è quella che è mancata è stata la mediazione politica capace, per un’opera così importante, di contemperare le esigenze turistiche con quelle del mondo del mare”.
Nel frattempo, i tempi che si sono dilatati relativamente alla cantierizzazione della spiaggia di alimentazione, rendono molto complicato il momento degli operatori della zona nord, ancora sospesi tra attrezzare la spiaggia (con il rischio di smontarla) o d dover attendere ancora. Non è da escludere che nei prossimi giorni da parte del comitato antierosione potrebbe partire una diffida alla Regione e al Comune per effettuare il ripascimento, che poi sarebbe la soluzione bis per superare lo stallo della spiaggia di alimentazione.