Il sit-in è stato organizzato dal Coordinamento “Codice Rosso” che si batte contro la violenza di genere e come in questo caso per la pena certa.
Insieme ai genitori del giovane, Roberto e Cinzia ed alla moglie Manuela, diverse finora le associazioni di tutto il territorio nazionale che intendono esprimere la loro solidarietà alla famiglia richiedendo la certezza della pena per i reati più gravi.
“Manuel rappresenta i tanti, troppi giovani del nostro paese vittime di omicidio e di femminicidio”, affermano Adele Di Rocco ed Elena Pesce del Coordinamento Codice Rosso “e per noi, ma soprattutto per tutti i familiari delle vittime, questo tipo di reato può essere punito unicamente con la condanna al massimo della pena, senza l’applicazione di sconti. Oggi siamo qui per esprimere solidarietà alla famiglia e per chiedere che la condanna in primo grado a 30 anni ed 8 mesi venga, come giusto, confermata”.
Oltre al Codice Rosso, promotore dell’iniziativa, le associazioni finora aderenti in solidarietà alla famiglia di Manuel Spinelli e che richiedono la certezza della pena sono: Il Nastro Rosa, Pescara nel cuore, Io sono Giordana, SOStegno Donna Cisterna, Anna Rosa una di noi, Kathanè, Sassarè Lamè, CII Comitato Immigrati in Italia, #giustiziapermonia, Insieme per Jennifer.