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Alba Adriatica, no allo spostamento del canile: parte la raccolta firme

Alba Adriatica. Una raccolta firme per dire di no allo spostamento del canile di Alba Adriatica. La Task Force ambientale, che raccoglie 21 tra associazioni nel mondo ambientale ed ecologista, si mobilita per impedire, come prospettato anche con atti ufficiali, che il rifugio Canalba possa chiudere a breve.

La storia è nota e l’Unione dei Comuni ha stabilito che non saranno più concesse proroghe per la presenza degli animali nella struttura di via Ascolana e nel frattempo è partita già una manifestazione di interesse per individuare una struttura che possa fungere, per un anno, al custodia e ricovero degli animali a 4 zampe.
In una nota l’associazione guidata da Giuliano Marsili, molto critica sulla decisione, ripercorre gli anni di Canalba, l’impegno di volontari e i progetti del passato, sul nuovo canile, mai concretamente decollati.

“La nostra associazione, alla notizia di un possibile spostamento del canile, e una chiusura imminente, si mobilita, per una raccolta di firme (come avvenuto per la pineta di Villa Fiore) per impedire che sia la politica inconcludente dell’Unione di Comuni ad occuparsi di una questione così delicata. Forse i sindaci non hanno ben compreso che senza un tavolo tecnico, reale e concreto, non come quelli passati, con le associazioni ecologiste e con la Task Force Ambientale, che ne raccoglie 21, il canile non si tocca. Ben vengano le proposte concrete di rifarlo, ristrutturarlo, delocalizzarlo nelle vicinanze, renderlo finalmente una struttura idonea ad accogliere i tanti cani randagi e soprattutto abbandonati, a causa di un mancato censimento che i Sindaci si dovevano occupare di completare,come prevedono le normative vigenti. Il microchip impedisce di fatto l’abbandono dell’animale e favorisce il ritrovamento. Di questo si dovrebbero occupare i Sindaci della Val Vibrata.