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Alba Adriatica, movida sì ma con regole severe. C’è chi propone di delocalizzarla. Il dibattito cittadino prosegue

Alba Adriatica. Il tema della movida, ad Alba Adriatica, continua ad alimentare confronti e prese di posizione, anche al di fuori dell’aula consiliare.

 

Nelle ultime ore, infatti, hanno espresso considerazioni sul tema l’ex vicepresidente della Provincia, Renato Rasicci, e anche il comitato di quartiere Piazza del Popolo.

 

Renato Rasicci. “Nelle località turistiche che per prima hanno sperimentato tali dinamiche”, commenta Rasicci, “ il divertimento serale si svolge lontano dalla riviera. Negli stabilimenti balneari si fa di tutto: dalla spiaggia, alla colazione, ristorante e dopo cena. Credo che la strategia debba essere quella di spostare e far sviluppare il divertimento in altre zone della cittadina, garantendo alla prima fila del lungomare uno scenario diverso”. L’ex vice-presidente della Provincia fa anche delle riflessioni sul tipo di clientela molte volte richiamato dalle strutture del divertimento, dove la logica dei prezzi bassi, o troppo bassi, incide in maniera negativa.

Quartiere piazza del Popolo. “Si alla movida, ma con controlli attenti e severi”. E’ questa la posizione degli attivisti del comitato del centro cittadino, che ha deciso invece di non firmare la petizione lanciata nei giorni scorsi sul tema della movida molesta. ” La movida e i giovani turisti”, è la posizione del comitato, ” sono ben voluto qui ad Alba Adriatica, perché i giovani hanno il diritto di divertirsi e le pecore nere, che ci sono dappertutto, non possono vanificare tutto”. Per il comitato di quartiere, dunque, sì alla movida ma con regole certe. “Per il mese di agosto chiediamo maggiore controllo e presenza delle forze dell’ordine, e questo accadrà sicuramente in modo da governare il fenomeno e nei confronti di coloro che non rispettano le regole (gestori e clienti) le sanzioni dovranno essere durissime, anche con la chiusura delle attività”.