Alba Adriatica, mancano i requisiti: il Comune ordina la sospensione delle attività dell’Hotel Atlante

Alba Adriatica. Dalla sospensione per un mese per ragioni di sicurezza, alla cessazione a tempo indeterminato di ogni attività ricettiva e di somministrazione di alimenti e bevande per la presenza di ragioni di natura ostativa in base alle normative in vigore.

 

E’ la natura del provvedimento adottato dal Comune di Alba Adriatica, attraverso una specifica ordinanza del dirigente del settore commercio, che ha disposto la cessazione immediata di ogni attività relativa all’Hotel Atlante. La struttura ricettiva, di ristorazione di somministrazione di bevande e alimenti, teatro, lo scorso 13 ottobre, di una rissa finita poi prima a coltellate e poi a colpi di pistola.

Il provvedimento di cessazione dell’attività è stato adottato nelle ultime ore dal Comune di Alba Adriatica e segue, di qualche settimane, la decisione del questore di Teramo di sospendere per 30 giorni (ex articolo 100 del Tulps) ogni attività nell’albergo-bar-ristorante, dopo i noti fatti di sangue.

E allo stato attuale delle cose, una volta assolti i 30 giorni di chiusura disposti dal questore, l’Hotel Atlante non potrò riaprire i battenti, almeno fino a quando non saranno sanate alcune situazioni.

Nelle verifiche effettuate nei giorni immediatamente successivi alla rissa con sparatoria, infatti, sono emersi aspetti nuovi che poi hanno generato un provvedimento di natura amministrativa.

Gli aspetti alla base dell’ordinanza sono due: la mancanza del requisito della buona condotta in capo all’attuale rappresentante legale che gestisce la struttura ricettiva (articolo 11 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) e una sorta di esercizio abusivo della stessa attività, perché allo stato attuale non è stato trasmesso al Suap (sportello unico delle attività produttive) la comunicazione di inizio attività, cosa invece fatta alla Camera di Commercio. In poche parole il trasferimento della titolarità non è stata trasmessa al Comune.

Gli effetti pratici di tale situazione, anche sulla scorta delle segnalazioni pervenute della questura, hanno favorito da parte del Comune di Alba Adriatica l’adozione del provvedimento di cessazione di ogni attività per l’albergo, anche quando saranno decorsi i 30 giorni di sospensione disposti dal questore.

 

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