Alba Adriatica. “Rubano” un pedalò in piena notte ed escono in mare aperto. La coppia, ragazzo e ragazza, però incontra oggettive difficoltà nel tornare a riva e finiscono nei guai perché viene chiesto l’intervento della guardia costiera.
Poteva avere conseguenze anche tragiche il gesto di due giovanissimi che mercoledì notte hanno pensato bene di impossessarsi del pedalò ormeggiato nella concessione “La Primula” e di uscire in mare in piena notte. Un amico della coppia, che si è reso conto che i due non riuscivano a rientrare a riva, ha contattato il numero di emergenza della Guardia Costiera.
Dal porto di Giulianova è uscita in mare una motovedetta, mentre il personale dell’ufficio locale marittimo di Tortoreto ha raggiunto la zona via “terra”.
Dopo circa un’ora di ricerche la guardia costiera ha rintracciato la coppia, che nel frattempo era riuscita a tornare a riva a bordo del natante, che è stato abbandonato a qualche chilometro più a sud. I due sono stati identificati e poi multati per la violazione dell’ordinanza balneare, che vieta dopo l’utilizzo di natanti senza motore nelle ore notturne. Per uno dei due (il ragazzo), però, i guai non sono finiti con la semplice multa, ma è scattata anche la denuncia per aver fornito false generalità ai militari della guardia costiera. Oggi, dopo le verifiche del caso, è stata accertata la vera identità del giovane, che è stato denunciato.
“La vicenda”, si legge in una nota della Guardia Costiera del comparto di Giulianova, “poteva avere un epilogo ben più drammatico, e questo deve invitare a riflettere, soprattutto i più giovani, a non sottovalutare il mare ed i pericoli ad esso sottesi. Accade spesso, infatti di imbattersi in comportamenti incoscienti e incuranti dei pericoli personali cui si rischia di andare in contro: un esempio su tutti, il fare tuffi e bagni in prossimità di pennelli e delle scogliere semisommerse presenti lungo la costa. L’appello, dunque, è rivolto al senso di responsabilità e, ancor prima, anche di buon senso”.