Alba Adriatica, in attesa della spiaggia di alimentazione, approvato il piano di difesa della costa

Alba Adriatica. Le risorse necessarie per pianificare un intervento di protezione del litorale, nel tratto tra Villa Rosa e Giulianova è di circa 60 milioni di euro e la tempistica attuativa è fissata nel 2025.

 

Mentre in questi giorni è in corso la gara di appalto bis per la spiaggia di alimentazione ad Alba Adriatica (oggi, 25 ottobre, era il termine ultimo per presentare l’offerta per il maxi-ripascimento da 2milioni di euro sul litorale nord) la giunta regionale ha approvato la stesura definitiva del piano di difesa della costa abruzzese. L’originaria stesura, del 2019, nel corso dei mesi successivi è stata adeguata e l’esecutivo regionale di recente ha approvato l’elaborato definitivo che a breve sarà anche adottato e reso operativo dal consiglio regionale. Nel “ nuovo” piano di difesa della costa è ricompreso anche la zona sud di Villa Rosa non contemplata originariamente e con un sistema di barriere rigide da realizzare dal porto di Giulianova verso nord.

 

In tutto questo contesto, però, la zona a rischio elevato è quella di Alba Adriatica e l’imminente intervento della spiaggia di alimentazione, sulla scorta degli studi effettuati, dovrebbe poi contenere il fenomeno erosivo in attesa dell’applicazione pratica del piano di difesa della costa così come è stato concepito e pensato. Particolarmente emblematico è lo studio allegato allo strumento di difesa della costa che per il litorale di Alba Adriatica (soprattutto quello nord) ha evidenziato una perdita annua di 19mila metri cubi di sabbia. Valutazione numerica che si lega a quello che è lo scenario visivo e pratico di quella zona.

 

“Lo scenario di intervento, in sintesi, prevede nel breve termine il versamento di circa 200’000 m cubi di sabbia su un’estensione di litorale pari a circa 500 metri (con possibilità di dividere l’intervento in due fasi)”, si legge nella relazione.” Sulla base della valutazione morfologica del trasporto solido longitudinale, si stima in circa 10 anni la durata dell’intervento. È superfluo, ma d’obbligo, sottolineare che la geometria dell’intervento andrà ottimizzata in fase di progetto di dettaglio che potrà prevedere modifiche strutturali volte all’incremento della vita tecnico-utile dell’intervento. Il versamento si completa con l’introduzione di opere di contenimento trasversale da realizzare al contorno sopra flutto e all’interno dell’area di sversamento con la finalità di incrementare la vita tecnico utile dell’intervento. Anche in questo caso, l’effettiva configurazione dell’intervento andrà identificata in fase di ottimizzazione”.

 

 

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