Alba Adriatica, espropri pista ciclabile. I proprietari si “ribellano”: procedura rinviata

Alba Adriatica. Qualcuno non ha consentito ai tecnici di entrare nelle rispettive proprietà. Altri, invece, hanno chiesto di conoscere il percorso della pista ciclabile nel tratto verso il territorio di Corropoli.

 

Il tutto con qualche tensione che ha consigliato di rinviare le procedure di immissione in possesso delle aree interessate al passaggio del percorso naturalistico lungo il torrente Vibrata. Che le criticità della pista ciclabile lungo il corso fluviale, al netto delle polemiche politiche, fossero evidenti non era un mistero. Che il percorso per chiudere il cerchio non sia semplicissimo, è un altro fattore quasi inconfutabile.

L’esempio lo si è avuto nelle ultime ore, quando i tecnici che hanno redatto il progetto, dovevano procedere all’immissione in possesso di altre nove aree nella zona ovest di Alba Adriatica. Ebbene. Un paio di proprietari non hanno consentito ai professionisti incaricati (c’era anche la polizia locale a regolare le operazioni), di entrare nelle rispettive aree di proprietà.

 

Altri, invece, hanno chiesto di conoscere nel dettaglio lo sviluppo della pista. Espropri, già definiti da un punto di vista formale (con le comunicazioni previste dalle norme), ma che non sono stati “picchettati”. In alcuni casi la pista potrebbe anche interessare dei tratti erosi dalle piene del Vibrata. In ogni caso, la procedura di immissione in possesso delle aree è stata posticipata ai prossimi giorni.

 

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