“Crediamo dunque che sia giunto il momento di offrire ai cittadini, oltre al cartaceo, una nuova opzione ovvero quella di recapitare la bolletta della TARI direttamente nella casella di posta elettronica personale.
La proposta è fattibile e alla portata di tutti: in Italia da nord a sud, infatti grandi e piccoli comuni (anche Unioni) con vocazione turistica o meno stanno già applicando questa procedura”, si legge in una nota.
“Non si tratta di abolire bruscamente le buste cartacee ma di prendere atto delle diverse esigenze della popolazione mettendo nelle condizioni il cittadino di poter essere utile alla collettività scegliendo un servizio: più rapido, eliminando i tempi di spedizione; gratuito, azzerando i costi di spedizione; economico ed ecologico, togliendo di mezzo la stampa e il consumo di carta; sicuro, perché il rischio di perdere la bolletta durante la spedizione è pari a zero; comodo, perché l’utente potrà archiviare direttamente le bollette sul pc/cloud o comunque stampare solo il modello F24.
Secondo l’ultimo rapporto UE il 42% delle persone di età compresa tra i 16 e i 74 anni possiede competenze digitali di base e quindi è plausibile ipotizzare per la forma telematica un forte apprezzamento .
La misura tra l’altro è perfettamente in linea con le normative anti-pandemia tendenti a ridurre gli assembramenti e le occasioni di contatto; ed anche con il C.A.D., il Codice dell’amministrazione digitale che privilegia l’uso dell’informatica nei rapporti tra P.A. e cittadini”.