Luogo di ritrovo per intere generazioni, la struttura è stata posta sotto sequestro preventivo su disposizione della Procura di Teramo, al termine di una serie di indagini condotte dalla Guardia Costiera di Giulianova.
I reati sono diversi tra i quali l’abuso edilizio su suolo demaniale, la mancanza di autorizzazioni, interventi in difformità e mancato pagamento del canone demaniale per 300mila euro. Le indagini sono state coordinate dal tenente di vascello Daniela Sutera, su disposizione del sostituto procuratore Davide Rosati.
La proprietà è intenzionata ovviamente a presentare un ricorso al Tribunale Amministrativo di L’Aquila per ottenere quantomeno una sospensiva del provvedimento di sequestro per poter riaprire il locale in vista dell’intensificarsi dell’attività con la bella stagione.