“Una vita da social” è il progetto messo in campo dalla Polizia di Stato per far conoscere ai ragazzi i rischi che corrono navigando sul web.
Giunta alla sesta edizione, l’iniziativa che vede la partecipazione anche del Corecom Abruzzo, è approdata a Roseto con il truck della polizia che ha fatto sosta in piazza Olimpia.
I ragazzi delle scuole medie di primo e secondo grado, del gruppo Rurabilandia, hanno incontrato agenti e dirigenti della Polizia di Stato che hanno illustrato loro l’attività che viene svolta sul territorio attraverso la polstrada, l’unità cinofila, il gruppo elicotteristi, la scientifica, gli artificieri. Azionato anche uno dei pochi esemplari di robot utilizzati per disinnescare ordigni, verificare il contenuto di pacchi sospetti.
Hanno ascoltato con attenzione gli esperti che li hanno messi in guardia da certi fenomeni, a cominciare dal cyber bullismo. A volte i ragazzi agiscono inconsapevolmente, compiono azioni che per loro possono essere goliardiche ma che in realtà nascondono vere e proprie azioni criminose. Durante gli incontri con gli studenti sono state fatte molte domande.
I ragazzi vogliono sentirsi sicuri navigando sul web. Ma le insidie sono sempre dietro l’angolo. Gli stessi genitori fanno fatica a spiegare ai loro figli quali siano i rischi reali perché il salto generazionale è ancora elevato.
Il Comune di Roseto non si è lasciato sfuggire l’occasione di portare in città il truck della Polizia di Stato per l’iniziativa “Una vita da social”. Non appena si è presentata l’occasione il sindaco Sabatino Di Girolamo e il suo vice Simone Tacchetti hanno fatto in modo che Roseto diventasse location di questo importante appuntamento.
Serviva un’area per l’organizzazione dell’evento e piazza Olimpia, nella zona sud della città, è stata la sede ideale per ospitare l’evento che ha visto la partecipazione di centinaia di studenti. Perché questa iniziativa ha un valore sociale importante.