Canzano, Natale senza lieto fine: senza lavoro e senza casa

La storia è una delle tante, sempre più frequenti in questa Italia in cui si parla di ripresa ma dove la realtà dei fatti parla di crisi, di licenziamenti, di povertà dilagante.

 

Lui è un ragazzo come tanti, che è stato licenziato e, non potendo più pagare il mutuo, il 2 gennaio verrà sfrattato dalla casa venduta all’asta. Non diremo il suo nome, per rispetto della dignità di una persona che potrebbe essere chiunque di noi, diremo solo che ha due genitori anziani e malati, e l’inizio del 2015 non lo festeggerà con spumante e fuochi d’artificio, ma con l’angoscia di ritrovarsi, letteralmente, in mezzo ad una strada.

 

 

La storia parla di solidarietà, di persone che si sono mosse per trovare una soluzione, anche temporanea, ma il Comune di Canzano, dove il giovane risiede, non ha alloggi da assegnare, e i pochi euro di pensione dei genitori non permettono un alloggio in affitto. Forse il 2 gennaio qualche cittadino di buona volontà, oltre alla solidarietà morale, avrà trovato anche una soluzione, anche se solo per qualche tempo. Nel frattempo questa storia potrebbe essere raccontata migliaia di volte, come migliaia sono le famiglie con lo stesso problema.

 

 

Nelle stanze del “potere”, intanto, si discute di riforme, rilancio dell’economia e dell’occupazione, di norme che miglioreranno, in un futuro forse troppo lontano, la vita degli italiani. Il due gennaio, tra pochissimi giorni, la vita di tre italiani peggiorerà di colpo… e potrebbe accadere ad ognuno di noi.
Il grido di aiuto viene raccolto anche dalla nostra redazione (redazione@cityrumors.it), che può essere contatta da chi volesse garantire un aiuto concreto.

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