Teramo, bilancio dal segno più per l’UniTE

Teramo. Un bilancio di fine anno dal segno più, con frecciatina all’inchiesta della magistratura. Il Magnifico Rettore Luciano D’Amico ha tirato questa mattina le somme per l’Università di Teramo dell’anno che sta per chiudersi.

Il Rettore ha sottolineato il più dieci per cento delle immatricolazioni del 2014, dato che fa il paio con il trenta per cento di aumento già registrato nell’anno passato. “Ci sono tanti progetti in cantiere – ha spiegato – Dopo aver superato la fase critica, non abbiamo nessuna scusante per non programmare lo sviluppo di questo ateneo. Ha le risorse per crescere e per affermarsi e lo si farà con l’impegno. Abbiamo già raggiunto tanti obiettivi”.

Per D’Amico l’inchiesta della Procura di Teramo sui rapporti con la Fondazione, che ha portato a diverse “visite” in ateneo da parte di carabinieri e finanza, “non sono una nota dolente. La nostra politica è quella di tenere aperte le porte per tutti. Utilizziamo fondi pubblici, è giusto rendere conto alla comunità di come vengono utilizzati. Sono ben felice di qualsiasi forma di controllo e verifica. Però – sottolinea – ci farebbe piacere se, oltre ad un’indagine sulle procedure, qualcuno ci ponesse delle riflessioni sugli obiettivi. Sono venuti a verificare dei dettagli, per così dire, ma vorremmo anche che qualcuno sottolineasse l’aumento delle immatricolazioni, che siamo secondi in Italia tra i piccoli atenei e che la ricerca sta ripartendo in modo straordinario”.

“In questo contesto di risultati – ha concluso – verificare se l’abito dello studente di mille euro esiste o meno, mi fa sorridere”.

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