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Roseto, se il cane sporca la colpa è del “deficiente” che lo porta a spasso

Un cartello realizzato in compensato e con tanto di sostegno per denunciare il malcostume di quelle persone che portano a spasso i loro cani, senza però poi raccogliere i “bisogni” che lasciano come ricordo sui marciapiedi o a ridosso di abitazioni private.

E’ apparso ieri mattina all’incrocio tra via della Stazione e la statale Adriatica, a Cologna Spiaggia, all’altezza del semaforo. “Non è colpa mia ma di quel deficiente del mio padrone”, quanto scritto su questa tavolozza, poggiata accanto al bel “ricordino” del fido cane.

A Roseto è in vigore ormai da tempo un’ordinanza che obbliga i proprietari dei cani di munirsi di sacchetto o di kit per la raccolta delle feci dell’animale, evitando quindi di imbrattare marciapiedi, piazze, parchi pubblici e altri luoghi di passeggio.

Tra l’altro, il provvedimento emanato dal sindaco Enio Pavone prevede che la polizia municipale debba multare chi è sprovvisto del kit, a prescindere se il cane abbia espletato i suoi bisogni. E’ stata fatta anche un’opera di diffusione e comunicazione dell’ordinanza per far conoscere a tutti che esiste un simile provvedimento, evitando che qualcuno potesse cadere dalle nuvole e dire “mai io non ne sapevo niente”.

A parte il fatto basterebbe il senso civico per fare in modo che spontaneamente i cittadini che portano a passeggio i loro cani si dotino di un kit per la raccolta delle deiezioni. Comunque, tenuto conto che non tutti sono in possesso di senso civico e di rispetto per l’ambiente, l’amministrazione rosetana ha posizionato su tutto il territorio oltre 270 cartelli con cui si ricorda che se il cane fa la pupù, il padrone è obbligata a raccoglierla, altrimenti scattano sanzioni amministrative che vanno da 50 a 500 euro.

C’è chi è già capitato sotto la mannaia dei vigili urbani che hanno finora comminato multe per circa 7mila euro (compreso l’abbandono dei rifiuti). Ma evidentemente non è abbastanza, se poi i marciapiedi sono ancora imbrattati di bisognini di cane, sollevando le ire di chi, invece, tiene al decoro del territorio in cui vive.