Sale a 5 il numero delle palme distrutte dal punteruolo rosso e che adornano il lungomare di Cologna Spiaggia. Un anno fa il primo albero divorato dall’interno ed oggi l’epidemia si sta espandendo anche alle piante vicino. Ma a differenza di un anno fa, quando ci fu una sola palma divorata dal malefico coleottero nordafricano, oggi il problema sta assumendo proporzioni sempre più preoccupanti.
Anche perché finora non è stato eseguito nessun trattamento, tranne in una sola circostanza, un anno e mezzo fa circa. Altre palme, tutte sul lato nord del lungomare colognese, manifestano i segni dell’attacco del punteruolo, con le foglie che iniziano ad abbassarsi verso terra a conferma che le larve dell’insetto stanno spolpando dall’interno il midollo della pianta. E’ facile supporre, quindi, che entro la prossima estate altri alberi saranno completamente distrutti.
La questione è stata già portata all’attenzione dell’amministrazione comunale di Roseto che per adesso ha solo provveduto a tagliare i tronchi delle palme ormai morte nella centralissima piazza della Libertà. Complessivamente oltre il 20 per cento del patrimonio palmicolo pubblico presente su Roseto è andato già distrutto. Da una ricognizione eseguita due anni fa, in città c’erano circa 400 palme, escludendo quelle presenti nei giardini privati. Il punteruolo rosso ne ha attaccate e distrutte poco più di 80. Ma recentemente è stato eseguito un nuovo sopralluogo, a fine settembre, e sembra che almeno altre 20 piante stanno per fare la fine delle altre.
Il problema sembra di difficile soluzione, anche perché, pur interessando tutta la fascia costiera adriatica, finora ogni Comune ha agito per conto proprio. In realtà servirebbe un’operazione di tutela, di salvaguardia e di lotta contro questo insetto da portare avanti tutti assieme, elaborando magari anche un protocollo a cui attenersi. Nel frattempo, purtroppo, le palme continuano a morire.
Altro problema è l’abbandono dei rifiuti. La notte scorsa, sempre sul lungomare di Cologna, sono stati scaricati in prossimità di alcuni cassonetti per la raccolta di rifiuti due materassi e un vecchio televisore. I soliti incivili, sporcaccioni che potrebbero portare gli ingombranti nella zona di stoccaggio dell’autoporto, a Santa Lucia. E invece preferiscono imbrattare il territorio, quello stesso territorio su cui camminano.