Un protocollo per recuperare e sanare il fiume Vomano che nasce nel territorio aquilano e muore nel mare Adriatico. Ridare al fiume ciò che l’uomo nel tempo ha portato via. Se n’è parlato nel corso del vertice organizzato a Pineto, nella sala polifunzionale, e che ha visto la partecipazione di una ventina di amministratori in rappresentanza di quei Comuni che ricadono nel bacino idrografico Vomano-Mavone. C’erano inoltre l’assessore regionale Dino Pepe, il consigliere regionale Luciano Monticelli che conosce bene tutta la storia visto che di Pineto è stato sindaco per due legislature.
Al centro dell’attenzione il contratto di fiume che la Provincia di Teramo intende realizzare, così come è già accaduto per il fiume Tordino. L’incontro di Pineto è servito per analizzare la situazione, un primo passo a cui ne seguiranno degli altri per arrivare quanto prima ad una soluzione. Il Vomano per certi aspetti rappresenta al momento una minaccia per alcuni territori. E proprio Pineto ne sa qualcosa, come ha ricordato il sindaco Robert Verrocchio. “Nonostante non fosse piovuto dalle nostre parti”, ha puntualizzato, “lo scorso anno il Vomano è esondato invadendo con le sue acque alcuni territori”.
Il Vomano rappresenta comunque anche una risorsa. Intanto, dalla Regione arrivano fondi per la sistemazione dei depuratori abruzzesi e per i progetti contro il dissesto idrogeologico, circa 170milioni di euro. Durante il dibattito è stato posto l’accento anche sul consumo esagerato del territorio. L’antropizzazione, l’urbanizzazione e quindi la cementificazione hanno tolto spazio ai corsi d’acqua.
Ad aggravare il tutto anche il prelievo sconsiderato dei sedimenti, delle acque o lo svuotamento delle sacche di gas, fattori che hanno determinato un impoverimento dei fiumi, incrementandone però la forza erosiva e il rischio di dissesto idrogeologico. Ma entro il 2050 bisognerà far registrare una netta inversione di tendenza. Nel processo di valorizzazione si punta anche alla realizzazione di percorsi naturalistici e delle piste ciclabili.