“In pratica si tratta – commenta il WWF teramano – , da quanto si evince dalla delibera, di un’attività svolta all’interno della riserva regionale con cani da caccia che inseguiranno lepri, ma presumibilmente anche altri animali, per verificare l’attitudine dei segugi all’attività venatoria. Il disturbo che simili operazioni arrecano alla fauna è noto e non appare giustificabile all’interno di un’area naturale protetta, considerato che potrebbe essere svolta nel restante parte del territorio provinciale dove la caccia è consentita”.
“La delibera è stata presa – aggiunge – solo nella giornata di ieri e non è quindi stato possibile per il WWF verificare l’eventuale documentazione a corredo della delibera. Risulta veramente paradossale che dopo quasi due decenni in cui il Comune di Roseto degli Abruzzi si è totalmente disinteressato della gestione della Riserva, oggi autorizzi al suo interno un’attività legata al mondo venatorio”.
Il WWF Teramo ha inviato alle Stazioni dei Carabinieri Forestali di Teramo e Roseto degli Abruzzi la richiesta di verifica sulla regolarità dell’iniziativa.