Giulianova. Procedono i lavori di asfaltatura, seppure limitati a porzioni della sede stradale, nelle vie di Giulianova. In questi giorni è stato il turno della centralissima via Gramsci, viale alberato che congiunge la statale 16 al centro storico cittadino, che ha visto ripristinare il manto di asfalto delle banchine laterali alla banchina stradale.
Peccato che, nella foga “asfaltatoria”, siano stati asfaltati anche i poveri platani che ornano il viale, non lasciando agli esemplari arborei neppure un centimetro di suolo permeabile, pregiudicando uno stato di salute delle piante ormai precario, grazie all’età, alle potature spesso inutili, e a un generale disinteresse per la loro salute.
Solo pochi giorni fa, su quella stessa via, un esemplare evidentemente malato, segnalato dal nostro giornale è stato abbattuto e, sicuramente, presto ne seguiranno altri, viste le condizioni in cui versano i platani.
Eppure Giulianova si è sempre vantata di possedere un regolamento del verde, regolamento che, al punto 1.4, stabilisce che al piede degli alberi, secondo la loro altezza, debba esserci una superficie permeabile di minimo 2,00 metri di raggio, metri che salgono a 4,00 per esemplari più alti di 10 metri.
Ma via Gramsci non è la sola a vantare asfaltature tombali sui fusti degli alberi, visto che anche la SS16 versa nelle stesse condizioni, mentre alcuni nuovi parcheggi realizzati in città vedono striminzite pianticelle sopravvivere in pochi centimetri quadrati di terra nuda.
Forse occorre spiegare all’amministrazione che i regolamenti, una volta approvati, vanno rispettati e fatti rispettare, e non servono solo per autoreferenziali comunicati stampa.
Va considerato che la perdita di ogni esemplare arboreo, soprattutto se di grandi dimensioni, rappresenta un costo notevole per la città, sia in termini strettamente economici, che per la scomparsa di un elemento paesaggistico ed ecologico fondamentale per la bellezza urbana e la salute dei cittadini. I sempre più numerosi spazi vuoti presenti in città, dove un tempo c’era un albero, sono una triste testimonianza di come, chiacchiere a parte, il verde urbano sia visto più come un problema che come una risorsa.