Vertenza+Martelli%2C+accordo+tra+lavoratori+ed+azienda
abruzzocityrumorsit
/cronaca/cronaca-teramo/90484-vertenza-martelli-accordo-lavoratori-ed-azienda.html/amp/

Vertenza Martelli, accordo tra lavoratori ed azienda

Teramo. Dopo il sit-in di protesta di questa mattina, è stato sottoscritto l’accordo fra i sindacati e il gruppo Martelli per la dismissione della lavanderia industriale di Ancarano e la messa in mobilità di 80 lavoratori.

A fare da “moderatore”, il presidente della Provincia Renzo Di Sabatino. Ai dipendenti viene accordato un incentivo all’esodo di 7.800 euro lordi (per i lavoratori con contratto a tempo pieno) e di 3.900 euro (per quelli in regime di part-time) in tre rate a partire da dicembre. Previsto inoltre il pagamento del TFR a carico dell’azienda in cinque rate a partire da dicembre ed il trattamento di fine rapporto anche questo in 5 rate a partire da marzo. Naturalmente a tutti i dipendenti licenziati spetterà il trattamento di mobilità che può durare fino a quattro anni a seconda dei casi.

Il Gruppo Martelli si è impegnato “alla ricollocazione nella Penny Jeans del maggior numero possibile di lavoratori provenienti dal bacino Martelli Lavorazioni Tessili S.p.A., compatibilmente con le prospettive di sviluppo ed eventualmente con le specifiche iniziative della Regione Abruzzo finalizzate alla formazione/riqualificazione del personale”.

“Una trattativa non facile e comunque dolorosa visto che dobbiamo certificare la chiusura di uno stabilimento produttivo – ha commentato il Presidente alla lettura dell’accordo – in questi giorni abbiamo ragionato su come garantire ai lavoratori un congruo periodo di autosufficienza economica in maniera da avere il tempo di reggere l’urto di questa crisi e cercare,  e ci auguriamo trovare,  nuove collocazioni lavorative. In questo senso, anche con la disponibilità dell’azienda, abbiamo trovato un accordo che alle condizioni date è quello più vantaggioso per i dipendenti”.

Presidio delle forze dell’ordine questa mattina davanti la sede della Provincia con carabinieri e Digos pronti ad intervenire nel caso la situazione fosse degenerata. Poi una delegazione di lavoratori, accompagnata dai sindacati, ha incontrato l’azienda e sottoscritto l’accordo.