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Roseto, cavillo burocratico non fa partire i lavori di recupero del pontile

Lavori attesi già prima dell’inverno e che invece ancora non partono. Per il recupero del pontile di Roseto ci sono al momento due certezze: la prima è legata al finanziamento da un milione di euro che è disponibile da tempo, l’altra certezza invece è che ad oggi non si conosce la data di inizio delle opere.

La messa in sicurezza della struttura per la verità era stata programmata per lo scorso autunno. Il cantiere doveva essere aperto per la fine di ottobre. La ditta appaltatrice però non ha ancora ottenuto l’autorizzazione per l’occupazione dello specchio acqueo. L’autorità marittima non consente al momento ai pontoni di poter manovrare nella zona pontile. Si è scoperto che serve il parere del Provveditorato alle Opere Pubbliche di Lazio, Abruzzo e Sardegna.

Un inghippo burocratico che ha fatto accumulare già tre mesi di ritardo. Si va verso il quarto mese e con la stagione turistica che inizia ormai ad avvicinarsi. L’amministrazione comunale è preoccupata, anche perché proprio in questi giorni si è appreso che il Provveditorato alle Opere Pubbliche non ha competenza in merito, ma le autorità marittime ne richiedono il parere.

L’unica soluzione che possa sbloccare la situazione di stallo è che lo stesso Provveditorato invii alla Capitaneria di Porto il documento con cui attesti la non competenza su questa opera.

Solo a quel punto potrebbe essere rilasciato il documento con cui l’impresa aggiudicataria potrà iniziare ad occupare lo spazio acqueo col pontone, necessario per il consolidamento dei pilastri e per la rimozione dei materiali di risulta che verranno prodotti durante la fase di ristrutturazione del pontile. Ad oggi l’unico intervento eseguito è stato il miglioramento dell’impianto di illuminazione.