Tanta plastica e rifiuti abbandonati lungo la sponda sud del fiume Tordino e in prossimità della foce. Con l’ultima mareggiata, le correnti hanno scaricato a riva bottiglie, lattine, polistirolo, sacchetti di rete utilizzati negli allevamenti di cozze.
Materiale presente sia nei detriti e sedimenti naturali, come legname e vegetazione trasportati dal fiume, sia in prossimità di una stradina. Qui la mano dell’uomo è evidente perché i sacchi di rifiuti sono stati abbandonati notte tempo. E ad aggravare la situazione anche alcuni pescasportivi.
La zona della foce del Tordino è frequentata dai pescatori che piazzano le loro canne soprattutto per catturare qualche spigola. Il problema è che c’è chi abbandona i contenitori, di plastica o di polistirolo, delle esche sulla spiaggia contribuendo ad inquinare il mare. Eppure, i pescasportivi dovrebbero essere i primi a rispettare e ad amare il mare. Ma non è sempre così.
Perché qualcuno persino bivacca, lasciando poi buste piene di rifiuti. Basterebbe un po’ di buon senso per evitare tutto questo scempio. Il problema è stato segnalato alle varie associazioni ambientaliste affinché quanto prima possa essere organizzata una giornata per ripulire le sponde del Tordino e la foce da questi rifiuti, iniziativa che venne messa in campo già qualche anno fa.
Allora si intervenne perché la piena del fiume erose una vecchia discarica, a Coste Lanciano, scaricando in mare tonnellate di pattume che venne poi spiaggiato su un tratto di arenile di oltre 4 chilometri.