Roseto. Dopo la lunga querelle tra Comune, Soprintendenza, Italia Nostra e cittadini, questa mattina è iniziata la demolizione di Villa Paris a Roseto.
Lo ha annunciato su facebook l’ex candidato sindaco della sinistra rosetano, Marco Borgatti, spiegando come “il villino liberty conteso in questi mesi, oggetto di un progetto di demolizione e ricostruzione in stile post moderno. Subito sul web e social network sono comparse decine di foto e video dell’evento ed il coro di sdegno è praticamente unanime. I lavori sono stati autorizzati la scorsa settimana e la proprietà, ottenuto il via libera, ha subito iniziato i lavori. Il Comune non ha aspettato le risposte alle istanze mosse, da singoli cittadini singoli cittadini e associazioni, enti competenti che chiedevano pareri. Il dirigente di settore ha autorizzato la demolizione nonostante l’esistenza di un precedente, presumibilmente identico, che riguardava un privato a cui il TAR ha impedito la demolizione di un edificio in una zona F2 ‘Verde privato Vincolato’, la stessa di Villa Paris. Ricordiamo che il piano regolatore vigente non prevede la demolizione di immobili in queste aree per sua stessa norma”.
Borgatti ricorda come tanti cittadini come lui “hanno inviato materiale ai Beni Culturali, che avevano espresso forti dubbi sull’operazione, al Prefetto, al Comune ed a parlamentari. La vicenda è approdata alla camera dei deputati, con una interrogazione, ma non è stato perso tempo e tutto è stato autorizzato prima di aver risposte autorevoli. Ciò che dispiace è che nessuno voleva impedire alla nuova proprietà di realizzare la struttura turistica desiderata. Ma ciò che la cittadinanza chiedeva era di preservare in parte le basi architettoniche della villa che, nella peggiore delle ipotesi, è stata realizzata solo 3 anni dopo lo spostamento del comune da Montepagano alla Marina di Rosburgo”.
“Purtroppo – chiosa Borgatti – ormai i lavori sono iniziati ed un pezzo di Roseto ci saluta per sempre”.
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