Pineto. Il Comitato Tutela quiete pubblica e ambiente, lo scorso 25 agosto, ha incontrato Robert Verrocchio, sindaco di Pineto, insieme a una nutrita rappresentanza dell’amministrazione comunale.
Tantissimi i temi illustrati e gli interrogativi posti al sindaco dal presidente del comitato Ruggero Sabatini, ecco quali:
“il disturbo arrecato dalle numerose manifestazioni che quest’anno si sono concentrate al Parco della Pace, oltre dodici giorni consecutivi che hanno messo a dura prova la pazienza e la tolleranza di chi abita nelle vicinanze. Ci è stato garantito che dal prossimo anno la programmazione, in via di definizione a breve , terrà conto di queste evidenze spalmando su più siti gli intrattenimenti musicali;
il Parco della Pace è un luogo idoneo per tali intrattenimenti musicali, risponde alle caratteristiche e ai regolamenti in vigore anche in termini di sicurezza? Gli albergatori, i residenti e i villeggianti presenti nelle immediate vicinanze sono tutelati dal mancato rispetto delle immissioni sonore che superano i livelli di tolleranza, specialmente nelle ore notturne?
il complesso edilizio denominato “K1”, di fronte al Parco della Pace, da oltre tre anni è un cantiere aperto, perché non smaltisce i rifiuti depositati in un container che non riesce più a contenere? E poi, perché nei seminterrati, di tale costruzione, diventati ormai vespasiani pubblici, sono presenti più di 10 centimetri di acqua piovana, stagnante e maleodorante?
perché i piccoli commercianti dei mercatini utilizzano ancora gruppi elettrogeni a gasolio per la corrente che producono rumori e odori insopportabili e inquinano l’aria che respiriamo? Con semplici interventi tecnici potrebbero allacciarsi alla rete pubblica, pagando tariffe standard predefinite e ovviare così a questi inconvenienti.
ci hanno segnalato che alla Pineta Catucci alcuni albergatori, da anni, operano con grande disinvoltura nell’arrecare disturbi sonori senza controlli e rispetto degli altri, perché non si interviene? Tali fenomeni sono presenti anche nella zona Corfù, ove operatori commerciali utilizzano sistemi di amplificazione assordanti e non solo nel periodo estivo. Sembra di essere di fronte a ordinanze
‘ad personam’. Se così fosse, bisognerebbe chiudere questa catena di sudditanza e di privilegi verso alcuni operatori;
un nostro esperto in materia di inquinamento acustico ha poi illustrato la normativa in vigore, disciplinata dal codice penale, e indicate le possibile deroghe che a livello locale possono essere introdotte dai sindaci, che rivestono un ruolo di grande responsabilità per la tutela della salute pubblica. Nella fattispecie facciamo riferimento espressamente a due provvedimenti della Regione Abruzzo che stabiliscono le limitazioni delle deroghe. Si tratta dell’art. 7 della L.R. 23/2007 e dell’art. 2.2 della DGR 770/2011 (pag. 14 indicata dal reader), ove si può evincere con estrema chiarezza i limiti previsti in casi di deroga. Cosa ben diversa dal piano acustico. Abbiamo verificato, purtroppo, una scarsa padronanza della materia da parte dei rappresentanti del comune preposti a trattare l’argomento”.
Secondo il Comitato “La riqualificazione e il rilancio della nostra economia non sono sinonimi di fracasso e rumore, ma devono ragionare nel merito di eventi e intrattenimenti di qualità, legati alla nostra terra, alla nostra cultura e ai nostri prodotti di eccellenza che esportiamo in tutto il mondo. Gli intrattenimenti musicali, di maggiore intensità sonora e rivolti principalmente ai giovani, possono essere tranquillamente allocati nell’ambito del Parco Filiani (oppure presso lo stadio comunale per venti più eclatanti), con i dovuti adeguamenti previsti dalla forestale e dalla sicurezza. In questo contesto potrebbe essere concepito anche un punto di ristoro e di servizi vari affidati, ad esempio, a una cooperativa di giovani, con il contributo e il supporto, anche economico, del Comune. Abbiamo inoltre riaffermata la nostra disponibilità a contribuire alla definizione di un piano comunale di classificazione acustica e urbanistica. Ci è stato risposto che era un argomento all’ordine del giorno, che prima doveva essere licenziato dal consiglio comunale e solo dopo questo iter burocratico i cittadini, nei tempi previsti dalla legge, potranno fornire suggerimenti, che comunque saranno oggetto di una successiva e definitiva validazione del consiglio. Non vogliamo assolutamente entrare nel merito di questi contorsionismi procedurali. Vogliamo solo fornire un contributo utile. Abbiamo comunque invitato il comune a dotarsi di almeno un fonometro per poter misurare l’inquinamento acustico, al di là degli interventi che può esercitare l’Arta (agenzia regionale per la tutela dell’ambiente). Questo strumento permetterà di rilevare il livello sonoro alle varie frequenze, espresso in decibel, e rispettare la normativa vigente, a seconda che la misurazione avvenga in luogo chiuso o aperto”.
Di seguito le proposte per l’ambiente:
“la pineta del lungomare è un patrimonio intangibile, la vera ricchezza di Pineto che va costantemente salvaguardata, pulita e rispettata da tutti. Un gioiello naturale bellissimo, ma altrettanto fragile. Su questo argomento siamo e saremo sempre più intransigenti, perché Pineto senza la pineta non avrebbe più alcun “appeal”, ovvero la capacità di attrazione e di seduzione, fattori questi importantissimi per il turismo;
l’area marina protetta (AMP Torre del Cerrano, che fa riferimento alle comunità di Pineto e Silvi Marina) deve rispondere maggiormente alle esigenze dei cittadini e dell’ambiente al fine di scongiurare una possibile deriva che noi cercheremo di arginare sul nascere. La gestione del Parco dovrebbe risultare avulsa da concetti o situazioni di “amenità, spartizione di poltrone e interessi privati e quant’altro” che nulla hanno a che vedere con un’area naturalistica di grande rilevanza e importanza strategica. Le barche abbandonate e i rifiuti vanno rimossi senza alcuna remora e altresì vanno implementate le azioni di salvaguardia dell’ambiente marino e le collaborazioni con la provincia di Teramo, con le università, come quella di Parma, con il ministero dell’Ambiente, i sindaci, la regione e con le varie Associazioni che si prefiggono gli stessi obiettivi. Le cariche istituzionali del Parco devono rappresentare le comunità e non la politica partitica in senso lato, per una migliore e maggiore trasparenza di gestione nell’interesse di tutti;
diciamo basta anche alla cementificazione incontrollata di Pineto che ha prodotto interi quartieri dormitori, in molti casi con servizi e infrastrutture carenti e pulizia inadeguata.. Uno sguardo anche all’aspetto architettonico e alla estetica dei nuovi insediamenti urbani, a volte veri e propri paradigmi di orrore e mancanza di stile. Un messaggio rivolto anche a studiare strumenti di agevolazioni fiscali a livello locale da introdurre subito dopo quelli statali, attualmente in vigore, per le opere di ristrutturazione edilizia degli edifici più vecchi o che necessitano di interventi di recupero o di manutenzione straordinaria per arginare l’insediamento di nuovi complessi di cui allo stato attuale non c’è domanda di mercato;
il nostro accento è stato anche rivolto alla protezione del territorio, alla pulizia a monte dei fiumi e dei torrenti, per evitare o contenere esondazioni che producono solo danni alle persone e alle cose, come più volte si è ripetuto anche drammaticamente in un recente passato;
il nostro territorio è a rischio idrogeologico, come tante parti dell’Italia, e non possiamo accettare più che si costruiscano seminterrati che si riempiono di acqua e di fango. Le nuove costruzioni, debbono rispondere a precisi requisiti di sicurezza, di bellezza, di volumetria e di rispetto del paesaggio circostante;
attenzione anche al proliferarsi di residence e condomini in un unico luogo, coesistenze e commistioni che non sono previste anche dalle regolamentazioni regionali e che creano confusione e malumori. In sintesi producono solo situazioni deleterie e controproducenti. Questi insediamenti si vanno sempre più diffondendo;
il decoro urbano e la pulizia del paese vanno salvaguardati in tutto l’arco dell’anno;
per quanto attiene ai giovani, e non solo per il periodo estivo, indichiamo la mancanza di una struttura coperta per i campi da tennis e per il calcetto. Discipline sportive particolarmente praticate, che di fatto costringono i ragazzi a un esodo verso Roseto, Alba Adriatica e altre località. Inoltre l’unico campo di Pineto centro, oltre a essere scoperto come quello di Borgo Santa Maria, presenta un manto di erba sintetica di oltre vent’anni, completamente logoro e pieno di sabbia”.
Il presidente del comitato aveva, anche a livello personale, richiesto tramite Twitter, in tempi non sospetti, insieme a tanti altri argomenti suggeriti e libere critiche, sia la possibilità di progettare la creazione di una scuola superiore , sia di un cinema-teatro comunale. Il sindaco, di sua iniziativa e senza essere stato sollecitato nel merito, ha espresso la volontà di considerare queste circostanze e gliene diamo atto con soddisfazione, auspicando che abbiano un risvolto attuativo.
“Ci siamo resi conto, purtroppo, che non è stata richiesta a un istituto specializzato e accreditato del settore, una specifica indagine di mercato per capire quali sono i nostri target di riferimento del turismo attuale, i motivi della loro scelta e frequentazione estiva di Pineto, quanti di questi hanno una seconda casa e perché hanno deciso di investire nel nostro comune, l’analisi della psicografia ovvero gli stili di vita e la loro propensione ai consumi e quant’altro per capire il profilo e l’identikit di chi attualmente sceglie Pineto come meta estiva delle vacanze. E infine – precisa il Presidente del Comitato – come intercettare e attrarre nuove presenze, specie in periodi di contrazione del mercato, come si è verificato quest’anno. I primi dati ufficiosi sono sconfortanti per l’Abruzzo, una contrazione del 30/35% delle presenze nelle strutture alberghiere e addirittura del 50% nelle abitazioni private, con un ridimensionamento del fatturato complessivo di oltre il 30%, il tutto rispetto all’anno precedente. Aspettiamo con fiducia i dati ufficiali che arriveranno nel mese di settembre. Le risultanze di questa analisi di marketing avrebbe costituito un patrimonio informativo di grande importanza, per migliorare e orientare meglio la nostra ospitalità, i nostri servizi e intercettare i bisogni di un turismo sempre più esigente e di qualità, fattori di cui non si può più prescindere. Questo osservatorio privilegiato avrebbe permesso anche di orientare meglio gli intrattenimenti e le manifestazioni estive, rispetto a una domanda qualificata e non immaginata, supposta, oppure studiata a tavolino, senza cognizione di causa. Una strategia oculata e con un investimento che avrebbe avuto sicuramente un ritorno significativo. Oggi non è più possibile improvvisare. Il turismo è una autentica industria e l’atteggiamento deve essere quello di un imprenditore del settore, con conoscenze e capacità indiscusse. Una visione prospettica di grande rilevanza ed efficacia. E ancora, una recente indagine ha comunicato che il mare Abruzzese è tra i più inquinati d’Italia insieme alle regioni Marche e Molise, bisogna intervenire concretamente in modo da ovviare a queste analisi che non sono edificanti, anche se le piogge di luglio hanno influito negativamente. Stiamo discutendo al nostro interno, e molti ci spingono in questo senso, per introdurre il concetto della cultura nella nostra proposizione, ovvero di arricchire la denominazione del comitato per farla diventare ‘Tutela quiete pubblica, ambiente e cultura’. Anche se la cultura è già il denominatore comune che guida tutte le nostre azioni”.
Tre sono le azioni che il comitato si propone di realizzare nel prossimo futuro:
“collaborare con altri gruppi e associazioni del litorale abruzzese per creare un network che possa, in una successiva fase, avere una dimensione e un respiro più ambiziosi, anche a livello nazionale, se sarà possibile;
creare un incontro-dibattito, insieme alle altre organizzazioni analoghe presenti nella nostra regione, sul tema “Spegniamo i rumori e accendiamo le menti” con la partecipazione di personaggi del mondo della cultura, del giornalismo e del libero pensiero. Saranno invitati, oltre che al Sindaco Robert Verrocchio, anche tecnici, avvocati e medici che spiegheranno i danni provocati dall’inquinamento acustico. Un impegno che richiederà tempo per le sue valenze innovative e formative, ma che sarà sicuramente un appuntamento di grande interesse e visibilità;
la creazione di una “newsletter” una sorta di bollettino gratuito del comitato con periodicità mensile, che si potrebbe chiamare “L’altra Voce di Pineto”, sempre che si riesca ad intercettare contributi regionali che ci permettano di realizzare questo ambito progetto di informazione e comunicazione. Tanti sarebbero gli argomenti che andremo sicuramente a trattare. Uno di questi è sicuramente quello dell’Hotel Garden, un altro gioiello e insieme un pezzo della storia di Pineto, realizzato all’inizio del 1920, in stile moresco-ispanico, che costituisce un’opera architettonica da recuperare e salvare. Questo è un nostro preciso impegno e daremo tutte le nostre energie perché si possa trovare, se possibile, una soluzione che vada bene a tutti per la salvezza di questa opera diventata uno dei simboli più prestigiosi di Pineto”.
“Al sindaco abbiamo anche ribadito l’invito di venire incontro a una maggiore coerenza nelle sue manifestazioni espressive. Le considerazioni e le polemiche esercitate sul nostro comitato, scritte on-line nel suo profilo facebook e poi riprese da un importante quotidiano regionale, sono state infelici. Tutti desiderano una città viva, dove il turismo possa significare anche musica e divertimento e che una particolare attenzione va rivolta ai giovani. Noi non abbiamo mai asserito il contrario e non desideriamo innescare inutili polemiche o sfide. Siamo convinti che il sindaco abbia definitivamente recepito queste circostanze e che non si debba più ritornare su questi argomenti, che riteniamo definitivamente superati. Abbiamo chiuso l’incontro manifestando il nostro interesse, sperando che sia reciproco, per un appuntamento a breve, anche a fine di settembre o all’inizio di ottobre per valutare insieme gli argomenti – conclude Ruggero Sabatini – che abbiamo discusso e verificare gli intendimenti maturati ed eventualmente decisi, al di là del piano acustico che è un primo riconoscimento della nostra opera, dall’amministrazione comunale di Pineto”.