Scontro in volo tra tornado: trovato anche il quarto corpo VIDEO

piloti tornadoAscoli. Sono stati ritrovati in località Poggio Anzù i resti di uno dei due piloti ancora dispersi dopo lo scontro fra i due Tornado dell’Aeronautica avvenuto sui cieli di Ascoli Piceno il 19 agosto. Il corpo è stato trovato dalle squadre del Soccorso Alpino.

Il ritrovamento è avvenuto in un luogo piuttosto distante da quello dove il 20 agosto erano stati recuperati i resti di due dei quattro piloti che viaggiavano bordo dei due caccia precipitati in un incidente di volo, verosimilmente quelli del pilota Alessandro Dotto e del navigatore Giuseppe Palminteri.

A Poggio Anzù si sono concentrate le ricerche delle ultime ore perché in quell’area erano stati individuati frammenti di aereo piuttosto grandi. E’ ancora impossibile fare ipotesi sull’identità del terzo corpo: all’appello mancano il capitano pilota Mariangela Valentini e il capitano navigatore Paolo Piero Franzese. Difficoltosa si presenta anche l’identificazione delle prime due vittime ritrovate: la procura di Ascoli Piceno ha affidato ieri al medico legale Adriano Tagliabracci l’esame del Dna sui resti, che verrà condotto in collaborazione con un consulente dell’Aeronautica militare.

Aeronautica chiede aiuto ai testimoni: aiutate gli inquirenti – Tutti coloro che hanno assistito all’incidente in cui sono rimasti coinvolti due Tornado, si rivolgano “subito e direttamente all’autorità di pubblica sicurezza e alle forze dell’ordine affinché ogni elemento utile alle indagini in corso sia quanto prima disponibile all’autorità giudiziaria”. Lo afferma l’Aereonautica Militare esprimendo un “sentito ringraziamento a tutti quei cittadini che in queste ore si sono rivolti alla forza armata per offrire la propria collaborazione.

Per l’Aeronautica Militare “ogni ipotesi è aperta” sulle cause dello scontro in volo tra due Tornado. Secondo una fonte dell’Aeronautica, non viene escluso nulla “dall’errore umano, all’avaria, al problema tecnico, fino allo scontro con un uccello in volo o al malore di un pilota”. Quanto all’ipotesi circolate sinora, comprese quelle di un mal funzionamento del radar di bordo o delle piattaforme inerziali, si tratta appunto “solo di ipotesi, dato che al momento non abbiamo elementi”. Ad Ascoli Piceno sta lavorando, fin dalle prime ore subito dopo il disastro, una commissione istituita dall’ispettorato per la sicurezza del volo della forza armata.

AGGIORNAMENTI DI SABATO 23 AGOSTO. L’Aeronautica militare ha confermato il ritrovamento dei resti anche del quarto pilota disperso dopo lo scontro di due Tornado nei cieli di Ascoli Piceno. Si tratta delle spoglie del capitano pilota Mariangela Valentini, avvistate già ieri notte a Poggio Anzù, sotto la cabina di pilotaggio distrutta del suo aereo.

Ieri pomeriggio, nella stessa area, era stato recuperato il casco di Mariangela, prima donna pilota di un caccia dell’Aeronautica militare, in forza al 6/o Stormo di stanza a Ghedi (Brescia), come gli altri suoi tre colleghi morti nel disastro: il capitano navigatore Piero Paolo Franzese, che volava insieme a lei, e i cui resti sono stati ritrovati ieri sempre a Poggio Anzù, e il capitano pilota Alessandro Dotto e il navigatore Giuseppe Palminteri, recuperati un’altra zona boschiva il 20 agosto, il giorno successivo all’incidente. Per l’identificazione ufficiale dei quattro piloti, tutti giovani fra i 31 e i 35 anni, sarà però necessario attendere l’esame del Dna, affidato dalla procura ascolana al medico legale Adriano Tagliabracci, che si avvarrà di un consulente dell’Aeronautica.

I primi prelievi dovrebbero svolgersi lunedì, e solo successivamente i corpi verranno restituiti alle famiglie per i funerali.

Intanto, proseguono a pieno ritmo anche oggi le perlustrazioni dei boschi sopra i quali i due Tornado si sono scontrati. Si cerca ancora la seconda ‘scatola nera’, quella del velivolo di Mariangela Valentini. Insieme al primo flight data recorder, già in mano degli investigatori, dovrebbe aiutare a ricostruire le cause di un incidente al momento ancora inspiegabile. Ieri una fonte qualificata dell’Aeronautica ha confermato che i due Tornado stavano svolgendo “due missioni addestrative separate ed erano impegnati in task diversi. Si stavano recando in un punto in cui avrebbero dovuto svolgere separatamente i compiti loro assegnati, che non comprendevano pratiche di combattimento simulato”.

E non avrebbero dovuto trovarsi ”lì insieme nello stesso momento”. Tre le inchieste aperte: una della procura di Ascoli, che procede per omicidio colposo e disastro aereo colposo, una della procura militare di Verona, e la terza dell’Aeronautica.

L’elicottero della polizia che sorvola la zona dell’incidente ecco il video:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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