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Atri, Chiesa di Santa Rita elevata a Santuario: “Segmento turistico su cui si investirà”

Atri. “La notizia dell’elevazione a Santuario diocesano della Chiesa di Santa Rita di Atri, che di fatto è il secondo santuario dedicato alla Santa dopo quello di Cascia, ci ha riempito di gioia e commozione. Tutta la comunità, che da sempre è devota alla Santa degli impossibili, ha gioito per questa decisione e per questo ringrazio sentitamente il Vescovo di Teramo-Atri, Monsignor Lorenzo Leuzzi che ha anche voluto nella nostra città il ‘Centro Pastorale per la tutela del matrimonio e la pastorale delle coppie ferite’ che è stato inaugurato ad Atri sabato scorso (12 settembre 2020) giorno dell’elevazione a Santuario del luogo di culto, centro che sono certo diventerà punto di riferimento per ritrovare i valori importanti che hanno sempre contraddistinto la nostra tradizione. Ringrazio anche quanti si sono adoperati per questo risultato in particolare il Comitato Santa Rita e tutti coloro che hanno contribuito affinché ciò accadesse”. Con queste parole il Sindaco di Atri, Piergiorgio Ferretti, commenta l’elevazione a Santuario della Chiesa di Santa Rita di Atri.

“Questa notizia era molto attesa nella nostra città – aggiunge l’Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Atri, Domenico Felicione – stiamo già lavorando per creare un itinerario turistico religioso che grazie al Santuario Diocesano di Santa Rita e a un altro importante progetto che stiamo per realizzare ci permetterà di accreditarci in questo segmento del turismo. La nostra città merita di investire in questo segmento turistico, non possiamo infatti non ricordare la nostra Cattedrale, con la sua Porta Santa e gli affreschi di Andrea De Litio, monumento nazionale dal 1899, e tutte le altre meravigliose chiese che offrono uno spaccato di arte e architettura di grande rilievo. Si apre quindi un ulteriore filone per il turismo religioso con progetti che cureremo e che saranno in grado di offrire ai turisti la possibilità di scoprire tutti i tesori del nostro territorio”.