L’ultimo giorno della #Virtualtend si è aperto questa mattina, in presenza nei giardini del Santuario di San Gabriele, alla presenza di una rappresentanza di 150 giovani provenienti dall’Abruzzo, dalle Marche, dal Molise, dalla Campania, dal Lazio e dall’Umbria.
Ad attendere i tendopolisti fuori al Santuario, padre Francesco Cordeschi fondatore e anima della Tendopoli, padre Alessandro Ciciliani e don Nicola Mattia della diocesi di Termoli.
Nel corso dell’attenta e partecipata celebrazione, presieduta da padre Cordeschi, lo stesso si è rivolto ai giovani raccontando loro come questa #Virtualtend sia nata su sollecitazione di alcuni ragazzi. “Eravamo orientati a non far nulla” ha spiegato il fondatore della Tendopoli “e invece siamo qui. Non immaginavamo e pensavamo lontanamente che un’iniziativa sorta spontaneamente, in una riunione di capigruppo, potesse generare un movimento così intenso e così forte, non solo a livello dei nostri ragazzi, ma anche di attenzione dei social e dei mezzi di comunicazione di massa. In molti, anche di altre esperienze religiose, si sono fatti vicini a noi. Ringraziamo Dio di questo grande evento che rappresenta un po’ la novità della prossima Tendopoli. Probabilmente la Tendopoli non è più legata alla mia persona e al lavoro fatto in questi anni, ma ci sono altri ragazzi che possono portare avanti questa esperienza e lo faranno molto bene. Sono capaci e competenti e di questo ringrazio Dio. Stiamo crescendo in maturità e responsabilità”.
I tendopolisti al termine della messa, durante la quale è stata accesa la Fiaccola della Speranza che ogni anni corre con i giovani della Tendopoli, si sono uniti a padre Francesco Cordeschi per la tradizionale foto con la maglia bianca stavolta all’aperto e non davanti la scalinata del Santuario, come tradizione vuole. E poi alle 12.30 la premiazione trasmessa, in diretta Facebook e YouTube, dei vincitori del Contest.
Nel pomeriggio i ragazzi si sono raccolti attorno all’albero della memoria, “piantato lo scorso anno” come ha spiegato Sara Canarecci presidente dell’Associazione Tendopoli “per ricordare Manolo, un tendopolista venezuelano morto recentemente, e tutti i nostri ragazzi saliti al cielo”. Al termine, in raccoglimento, i presenti si sono ritrovati nella cripta del Santuario per un breve momento di preghiera davanti all’urna del Santo dei giovani.