Nel tratto tra la Conca degli Invalidi e la Sella dei Due Corni per l’uomo sono iniziati i primi problemi di orientamento. Una cattiva comprensione della segnaletica tracciata lungo il sentiero lo ha indotto a cambiare più volte itinerario. Sopraggiunta la notte, una serie di salti di roccia ne hanno impedito il cammino al punto da indurre l’uomo a fermarsi e ad allertare i soccorsi. Non riuscendo a mettersi in contatto con il 118, ha preventivamente chiamato un amico che a sua volta ha lanciato l’allarme.
Per i tecnici del Soccorso Alpino, intervenuti sia dal versante teramano del Gran Sasso che da quello aquilano, non è stato immediatamente semplice individuare la posizione dell’uomo che, cacciatosi in una zona impervia in prossimità del Passo del Cannone (2700 m s.l.m.), non soltanto non riusciva a fornire indicazioni precise sul luogo, ma aveva il telefono completamente scarico.
In costante contatto via radio, le squadre e il medico del Soccorso Alpino, hanno individuato l’uomo che ha risposto agli innumerevoli richiami a voce.
Raggiunto dalle squadre del Cnsas, il disperso spaventato e stanco ma in buone condizioni di salute, è stato recuperato e ricondotto sul sentiero grazie a una serie di manovre effettuate su ripidi salti di roccia.
Sulla strada del ritorno i soccorritori, constatate le buone condizioni di salute e consapevoli dell’evidente stanchezza dell’uomo, hanno deciso di farlo pernottare al Rifugio Franchetti.