Sant’Egidio, smurano il bancomat alla BpA poi lo perdono durante la fuga

carabinieri notturnaSant’Egidio. Con un furgone hanno sfondato la vetrata della filiale della Banca Poolare dell’Adriatico, a Sant’Egidio, poi dopo aver tentato inutilmente di aprire il bancomat hanno provato a trascinarlo via. Anche in questo caso, però, il tentativo è risultato vano. La banda di malviventi, che è entrata in azione la scorsa notte, è stato così costretta a rivedere i propri piani e a darsi alla fuga.

 

 

I ladri hanno smurato dapprima la colonnina del bancomat, per poi trascinarla con un furgone per alcune centinaia di metri, prima di mollare l’obiettivo e dileguarsi.
Tutto si è consumato al centro di Sant’Egidio, tra via Fermi e corso Adriatico.
La banda (per cercare di individuarla si stanno analizzando le telecamere presenti in zona) ha rubato un Ducato a Chieti dirigendosi poi a Sant’Egidio. L’obiettivo era la filiale della banca dell’Adriatico il cui stabile è in fase di ristrutturazione. Ed è proprio su questo particolare che la banda si è mossa.

Con il furgone, in retromarcia, ha sfondato la vetrina in alluminio e vetro che incornicia il bancomat semplicemente ancorato a terra e non ai lati. Con una corda in acciaio agganciata al furgone, i banditi hanno scardinato l’apparato e l’hanno trascinato per alcune centinaia di metri. L’effetto pendolo prodotto dal trascinamento a velocità ha fatto sbattere il bancomat contro una cabina del metano senza provocare danni particolari. Qualcosa deve essere, però, andato storto. Furgone e bancomat, infatti, sono stati abbandonati a poca distanza e ritrovati stamane. Dei ladri in fuga nessuna traccia. All’interno del forziere erano contenuti circa 30mila euro. Denaro recuperao dopo che il bancomat è stato aperto con la fiamma ossidrica.

 L’apparato era stato lasciato per strada, in una traversa vicina al luogo del furto con spaccata nella frazione di Paolantonio di Sant’Egidio alla Vibrata, semplicemente perche’ il cavo di acciaio si era spezzato ed i banditi hanno preferito fuggire a piedi abbandonando anche il furgone. La banca non aveva attive le telecamere. Nota curiosa: i carabinieri hanno trasportato il bancomat in caserma. La cassaforte a tempo del bancomat (nonostante lo strapazzo) non ha permesso nemmeno ai militari di recuperare il denaro. Cosi’, hanno dovuto attendere il direttore della filiale che ha dovuto inserire il codice di sicurezza e, solo dopo, intorno alle 10 e’ stato possibile accedere alla cassaforte temporizzata. 

 

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