“Nonostante la nostra presa di posizione pubblica dello scorso 8 Aprile e le “rassicurazioni” ricevute in risposta dal Sindaco, è stato violato, nella forma e nella sostanza, il Protocollo di Intesa sottoscritto dal Comune di Teramo e dall’ATER con le Organizzazioni SUNIA- SICET- UNIAT – affermano in un’unica nota le organizzazioni – L’Intesa sottoscritta prevedeva, al primo punto, che “il Comune di Teramo e l’ATER di Teramo si impegnano a fornire tempestivamente, prima dell’adozione di ogni provvedimento amministrativo, tutte le informazioni relative all’implementazione del progetto”; prevedeva inoltre, al secondo punto, che Comune e ATER “si impegnano a perseguire, nelle sedi negoziali e nella definizione del progetto, il massimo incremento del numero di nuovi alloggi da assegnare a canone ERP”. Prevedeva infine, al punto 6, che Comune e ATER “si impegnano a presentare entro il 30 Novembre 2013 un Programma generale degli investimenti e della gestione del patrimonio abitativo pubblico nel territorio del Comune di Teramo per farne oggetto di uno specifico Tavolo di concertazione”. Tali inadempienze ci inducono, senza ulteriori indugi, alla revoca dell’adesione al protocollo di intesa, che sarà formalizzata nelle prossime ore. Da questo momento – conitnuano – non parteciperemo più alle procedure per la mobilità degli assegnatari di Via Longo ed agiremo liberamente per le eventuali azioni di tutela individuale o collettiva”. Questi i rischi secondo le organizzazioni: “Da 96 alloggi a canone sociale di Via Longo si può passare anche a zero, visto che l’ATER dovrebbe ricostruire “a sue spese” una palazzina, ma non ha presentato nessun programma di investimenti; non è nemmeno certo che tutti i nuovi alloggi saranno locati a canone concordato, secondo i parametri dell’Accordo territoriale recentemente sottoscritto fra le organizzazioni degli inquilini e quelle della proprietà immobiliare; nel frattempo, tutti gli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica disponibili nel Comune di Teramo dovranno essere destinati al trasferimento degli assegnatari di Via Longo, senza poter dare alcuna risposta alle tantissime famiglie che vivono una condizione di emergenza abitativa”.