In verità il Comune, già nell’annunciare l’apertura del parcheggio di via Boccaccio, aveva evidenziato la decisione di prevedere la sosta a tempo, e con delibera di Giunta 212 del 21/11/2013 la cosa era stata formalizzata. Ma i cartelli sono stati posizionati successivamente e più di un residente ha collezionato un paio di multe per non essersi accorto della segnaletica o per aver “sforato” nei tempi di sosta.
Quel che appare singolare è la motivazione della scelta del disco orario; la delibera, infatti, recita “verificato che, a causa della forte carenza di parcheggi privati nella zona e l’immediata vicinanza della stazione ferroviaria e del terminal-bus, la sosta libera potrebbe determinare l’uso esclusivo del parcheggio a favore di residenti e pendolari senza garantire, quindi, il necessario ricircolo dei posti auto; atteso che, al fine di salvaguardare la corretta funzionalità del parcheggio a servizio dell’intera collettività, anche in considerazione della presenza di numerose attività commerciali e direzionali nella zona, si rende opportuno e necessario regolamentare gli orari di sosta durante le ore diurne”.
Si decide, quindi, che residenti e pendolari, che in zona, tra l’altro, hanno difficoltà a trovare parcheggi, in quando sia la statale adriatica, sia il primo tratto di via Matteotti, sono in gran parte destinate a parcheggi a pagamento, non debbano utilizzare il parcheggio pubblico ma, necessariamente, optare per le strisce blu, citando, tra l’altro, attività commerciali e direzionali della zona che, presenti in numero minimo, di certo non si giovano del parcheggio, abbastanza defilato rispetto alle vie a maggiore vocazione commerciale.
Inoltre, per la segnaletica di via Matteotti, non si riesce a trovare, sul sito web del comune, il provvedimento con il quale è stato stabilito di posizionare i parcheggi ad orario, apparsi magicamente nelle ultime settimane, mietendo “vittime” tra gli automobilisti ignari.