Rischio sciopero Polizia Municipale, incontro in Prefettura

polizia-municipale2Teramo. L’incontro in Prefetto c’è stato ma, sostanzialmente, ne è uscito un nulla di fatto. Al tavolo del Prefetto Valter Crudo si sono seduti questa mattina rappresentanze sindacali della Polizia Municipale di Teramo della Diccap/Sulpm, il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi, l’assessore al personale Mirella Marchese ed il dirigente amministrativo del Comune Fulvio Cupaiolo per far rientrare la minaccia di sciopero dei Vigili Urbani.

 

Al termine dell’incontro però, pur riconoscendo (tranne, secondo i bene informati, il dirigente amministrativo) gli agenti della Municipale lavoratori dipendenti del Comune, non si è arrivati all’attesa svolta. La Polizia Municipale chiede che vengano riconosciuti cinque o sei giorni di recupero annui, come stabilito dall’art. 24 che viene applicato a tutti gli altri dipendenti comunali (il nodo riguarda i festivi infrasettimanali). Adesso la palla passa al Comandante Zaina, che può assumersi, sulla carta, la responsabilità di firmare la turnazione dei suoi agenti già dalla prossima Pasquetta. Il rischio sciopero però non è rientrato: gli agenti rimangono in stato di agitazione, pur continuando a garantire i servizi necessari alla collettività (ed oggi, con la pioggia, sono stati diversi gli interventi). Hanno voluto far sentire la propria vicinanza alla Polizia Municipale di Teramo i candidati sindaci Gianluca Pomante, Graziella Cordone e Berardo Rabbuffo, che hanno atteso le parti all’uscita della Prefettura.

 

Interviene la Cordone. Sull’argomento è intervenuta anche la candidata sindaco Graziella Cordone: “Nonostante siano chiare, assodate ed applicate ovunque le norme contrattuali per il riposo compensativo, nonostante il favorevole parere del Prefetto, l’amministrazione Brucchi resiste ottusamente! Ci chiediamo se il sindaco sa e come concilia questo atteggiamento con quello invece spendaccione, quando ha assegnato premi discutibili e della fascia più alta alla dirigenza?! Ci chiediamo se sa che il legittimo riconoscimento ai VVUU non ha un onere economico aggiuntivo per le casse comunali, mentre pagheremmo eccome noi teramani se la Polizia Municipale dovesse fare ricorso e vedersi riconosciuti anni di arretrati che, monetizzati, ricadrebbero sulle tasche dei contribuenti! L’ottusità e l’arroganza non si sposano davvero con la buona amministrazione
ed il riconoscimento dei legittimi diritti dei lavoratori! Al corpo di Polizia Municipale va la nostra più piena solidarietà”.

 

 

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