Teramo, la Cgil: “Situazione vergognosa nella Innovazione SpA”

CGILTeramo. La società in house Innovazione S.p.A. di Teramo, posta in fase di liquidazione nel novembre di tre anni fa, dopo due anni di cassa integrazione, ha licenziato i dipendenti allo scorso 31 dicembre e la Cgil punta il dito contro la politica.

 

“Al momento – spiega il sindacato in una nota – gli ex dipendenti non hanno ancora percepito il TFR e, nonostante i numerosi solleciti, non si comprendono davvero le motivazioni di questo vergognoso ritardo e si è costretti a registrare anche l’indifferenza con cui si forniscono laconiche ed evasive risposte che riferiscono il tentativo di rimbalzare le responsabilità da un ente all’altro”.

La società fu creata nel 2004 con lo stanziamento di due milioni di euro da parte della Regione Abruzzo ed è a totale capitale pubblico attraverso la partecipazione del Consorzio Industriale di Teramo (77%), della Provincia di Teramo (10%) e dei comuni teramani (Consorzio B.I.M – Comune di Basciano – Comune di Campli – Comune di Castellalto – Comune di Castelli – Comune di Civitella del Tronto – Comune di Crognaleto – Comune di Isola del Gran Sasso – Comune di Montorio al Vomano – Comune di Morro d’Oro – Comune di Penna S. Andrea – Comune di Torricella Sicura – Comune di Valle Castellana) ciascuno con l’1% di partecipazione azionaria. Innovazione S.p.A. si è occupata della gestione dei servizi concessi in affidamento diretto (house-providing) dagli Enti Soci, garantendo una costante continuità lavorativa (con regolarità contrattuale, di retribuzione e contribuzione) ai dipendenti in forza presso i Comuni dove venivano espletati i suddetti servizi.

“Ovviamente – prosegue il segretario Marcattili – gli errori gestionali che hanno eroso il capitale sociale e per cui si è deciso di chiudere, sono imputabili alle gestioni precedenti: ma è altrettanto vero che i soci non sono mai intervenuti fermamente nei confronti degli amministratori (da loro nominati), sebbene i bilanci di Innovazione S.p.A. si siano sempre chiusi in perdita d’esercizio”.

 

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