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Mi Manda Rai Tre a Roseto per il caso multe: i chiarimenti di Pavone

Roseto. Questa mattina il sindaco di Roseto, Enio Pavone, è stato ospite, in diretta dalla Villa Comunale, della trasmissione “Mi Manda Rai Tre”, giunta in città per affrontare l’annosa situazione riguardante le 1.247 multe elevate in città da ottobre a dicembre 2013, che tanti malumori ha generato tra la cittadinanza.

 

Nel suo intervento il primo cittadino ha ribadito, come già fatto nella conferenza stampa, aperta anche ai cittadini, che venne convocata lo scorso 31 di gennaio, che né lui né nessun altro membro della Giunta ha mai dato mandato all’ex comandante della Polizia Municipale di Roseto, Tarcisio Cava, di elevare sanzioni nelle modalità con le quali ha agito. L’allora comandante, come ribadito più volte, ha agito nella piena autonomia delle proprie funzioni, svolgendo le proprie mansioni e assumendosene le proprie responsabilità.

“Voglio chiarire una volta per tutte che il sindaco di una città non ha il potere di annullare le sanzioni elevate, autonomamente, da un dirigente comunale – ha precisato Pavone – mi spiace solo che qualcuno continui a illudere i cittadini mettendo in giro queste informazioni non vere che creano disinformazione e false aspettative”.
Il primo cittadino ha poi confermato che, fino a prova contraria, le multe elevate sono da considerarsi legittime finché un Giudice non disporrà diversamente: in quel caso il Comune di Roseto farà le proprie considerazioni ed agirà di conseguenza nei confronti di chi ha avuto atteggiamenti non conformi alla legge.

Questi intanto sono i dati definitivi delle violazione accertate, ai sensi del Codice della Strada, che sono in totale 1.247. Di queste 136 riguardano l’art. 41 c. 11 e art. 146 c. 3 attraversamento con luce rossa; 132 riguardano l’art. 173 c. 2 e c. 3/B uso di radiotelefono o cuffie sonore; 979 l’art. 172 c.l. e c. 10 mancato uso delle cinture dal conducente.

Alla data del 27 marzo 2014 ne risultano notificate 1.157. Di queste 90 sono state annullate in autotutela direttamente dal Comando della Polizia Municipale per vizi di forma; 37 sono i verbali di richiesta di annullamento in autotutela al Prefetto da parte dei cittadini che hanno presentato certificato di esonero dall’uso delle cinture; 220 risultano regolarmente pagate ai sensi della L. 98/2013 entro i 5 giorni dalla notifica, con riduzione del 30%; 103 sono i ricorsi in opposizione ai predetti verbali presentati/pervenuti al Comando della Polizia Municipale fino alla data odierna, dei quali 46 ricorsi presentati al Giudice di Pace di Notaresco e 57 davanti al Prefetto di Teramo.