Teramo. “Maurizio Brucchi chieda scusa ai teramani e alla storia”. Così il presidente dellì’associazione Teramo Vivi Città, Marcello Olivieri, commenta lo striscione pubblicitario recentemente fissato sulla storica Porta Reale.
Come mostrano le foto scattate dallo stesso Olivieri, lo striscione in questione è stato sopra la pietra risalente al periodo del 1832 con tre chiodi di cui due molto grandi ed uno più piccolo. Inoltre, sul lato della colonna è stato posto un tassello, presumibilmente con un trapano.
“Sullo striscione – precisa il presidente dell’associazione -, oltre ad una pubblicità vengono riportati i loghi della Provincia e Città di Teramo, affiancati da una figurina stilizzata. Su sollecitazione di moltissimi cittadini, Teramo Vivi Città ha sporto denuncia alle autorità competenti e ne ha dato comunicazione alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per l’Abruzzo.L’affissione dello striscione su Porta Reale è un episodio gravissimo che pare sia stato autorizzato dagli uffici comunali. Queste bassezze – lamenta Olivieri – accadono solo a Teramo, gesti che offendono la storia e i teramani, ma questa volta l’amministrazione, il sindaco e l’ufficio affissioni dovranno assumersi le loro responsabilità”.
Come ribadito dall’associazione teramana, l’amministrazione comunale di Teramo ha infatti l’obbligo di tutelare i beni culturali della città “ed è ora – denuncia Olivieri – di smetterla di dare il patrocinio a rappresentazioni che portano benefici solo a chi li organizza. Lo striscione pubblicitario sta a Porta Reale come lo striscione del circo Orfei sta al Colosseo: il sindaco di Teramo chieda scusa ai teramani e alla storia”.
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