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Atri, l’Agenzia delle Entrate resta in città

Atri. L’Ufficio territoriale dell’Agenzia delle entrate di Atri è salvo e resterà in città. E’ quanto ha ottenuto il deputato teramano di Scelta Civica per l’Italia Giulio Cesare Sottanelli grazie ad un incontro che si è tenuto ieri a Roma con il direttore generale dell’Agenzia delle entrate Attilio Befera.

L’esito dell’incontro è stato comunicato stamattina con una lettera al sindaco di Atri, Gabriele Astolfi che aveva espresso ai parlamentari teramani, su delega del consiglio comunale,  la  preoccupazione in merito alla possibilità di chiusura del presidio.

Per scongiurare questa ipotesi era stato approvato all’unanimità dal consiglio comunale di Atri, lo scorso 7 novembre, un ordine del giorno per chiedere alla Direzione dell’Agenzia delle entrate il mantenimento dell’Ufficio territoriale di Atri, messo a rischio dalla politica di spending review e dalla riorganizzazione della rete territoriale.

“Questa evenienza è scongiurata” spiega Sottanelli “Atri manterrà il suo ufficio territoriale delle entrate: mi sono fatto portavoce di questa istanza di fronte al direttore Befera che si è mostrato disponibile a mantenere l’ufficio come richiesto nella delibera del consiglio comunale e come mi era stato già preventivamente richiesto dal capogruppo Pierluigi Mattucci che mi aveva contattato per segnalarmi il caso”.

L’ufficio territoriale dell’Agenzia delle entrate di Atri copre un comprensorio con una popolazione di quasi 57mila abitanti dei Comuni di Atri, Castilenti, Cellino Attanasio, Montefino, Morro D’Oro, Notaresco, Pineto e Silvi ed è molto frequentato anche dai contribuenti di Giulianova, Roseto, Montesilvano e Pescara.

L’unica condizione che il direttore dell’Agenzia delle entrate ha chiesto per mantenere l’ufficio di Atri” continua Sottanelli “è quella che il Comune si impegni, così come deliberato, ad individuare dei locali in centro storico per l’ubicazione dell’ufficio a fronte del pagamento di un canone di affitto simbolico. Credo che questo sia un risultato importante non solo per il territorio atriano ma anche per tutto il comprensorio e per i cittadini che potranno continuare ad usufruire di questo presidio sul territorio”.