Un appello pubblico per aiutare Settimio Ferranti

ferrantiSant’Egidio. Un appello in favore di Settimio Ferranti. E’ quello lanciato da Giuliano Marsili, presidente dell’associazione ecologista Task Force ambientale, che chiede pubblicamente un sostegno a favore di Settimio Ferranti, che sta combattendo la sua ennesima battaglia, quella più importante, all’ospedale di Padova.

Dove è in attesa dal luglio del 2012, di un trapianto di polmoni per una rara malattia.” Chiedo che la Regione si decida ad aiutarlo in questa difficile impresa” scrive Marsili, ” ottenere un trapianto. Comprendo che il Commissario alla sanità, il Presidente Gianni Chiodi, sia affaccendato nel risanare il bilancio Abruzzese, ottenuto con tagli indiscriminati ai diversi settori, ma sarebbe sufficiente che dia uno sguardo alla pratica per comprendere che bisogna fare presto. Non c’interessa solo salvare la vita ad un nostro collega di tante battaglie, che gli abitanti e soprattutto i politici della Val Vibrata dovrebbero ringraziare per aver salvato, insieme al Comitato della salute, l’ospedale di Sant’Omero, ma stimolare  seriamente la Regione e lo stesso Chiodi a decidersi, insieme alla classe politica Abruzzese, che non eccelle certo in etica e moralità, a creare finalmente un centro di attenzione sui trapianti, collegato con il CNT Nazionale e che non si limiti a gestire in via informatica le liste di attesa, nella speranza che qualche “ Cristo “ renda disponibile qualche organo. Un ritardo di 15 anni, ossia da quanto il governo Italiano ha istituito il CNT, Legge 91 del 1999, art. 4, presso l’Istituto Superiore di Sanità, e la regione Abruzzo, oltre a sprecare soldi dei contribuenti , non ha provveduto. Ora ci chiediamo quale destino attenda tutti coloro che sono iscritti alle liste di attesa, non era mia intenzione, infatti, fare pressioni per aiutare il nostro amico e penalizzare altri, ma solo ricordare al Commissario Gianni Chiodi, che è l’attuale  titolare di un ritardo storico, di fare presto e di essere più attento e vicino alle vicende umane di tante persone che soffrono e non limitarsi solo a gestire amministrativamente le liste, pensando così di aver ottemperato in pace con la propria coscienza.  Siamo tutti vicini, noi ambientalisti, al nostro compagno di battaglie Settimio Ferranti, nella speranza che ottenga quanto gli spetta di diritto, un trapianto”.

 

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